Strada transennata, nuove proteste
di Tore Cossu
Silanus, via Carlo Alberto è chiusa da un anno e mezzo per ragioni di sicurezza
12 giugno 2020
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SILANUS. Nuove proteste da parte dei cittadini per la mancata riapertura al traffico di via Carlo Alberto e Largo Cavallotti. Da un anno e mezzo la strada, che attraversa il centro storico del paese e che funge da collegamento tra il corso Vittorio Emanuele e la via Lepanto, è interdetta alla circolazione veicolare e dei pedoni. Il problema sussiste dal mese di gennaio del 2019 quando la parete di un vecchio edificio è crollata in seguito alle abbondanti piogge. Pietre e detriti finirono sulla sede stradale rendendo impraticabile la via. Il tutto è ancora lì a fare bella mostra di sé. Per ragioni di sicurezza la strada venne prontamente transennata e interdetta alla circolazione delle auto e al passaggio dei pedoni, anche perché c’era il rischio che si potessero verificare altri cedimenti.
«Un anno e mezzo di attesa per liberare la sede stradale e mettere in sicurezza il sito sono sinceramente un po' troppi anche perché stiamo parlando di un arteria che taglia in due il centro storico e che rappresenta un importante via di collegamento fra le varie zone del paese – dicono i cittadini – speriamo che l'amministrazione comunale si decida e si adoperi quanto prima per risolvere il problema che sta causando solo disagi». L'obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di acquistare i due immobili pericolanti per demolirli e realizzarvi una piazzetta. Le cose però si stanno procrastinando a lungo e anche la pazienza dei residenti inizia a venire meno.
«Un anno e mezzo di attesa per liberare la sede stradale e mettere in sicurezza il sito sono sinceramente un po' troppi anche perché stiamo parlando di un arteria che taglia in due il centro storico e che rappresenta un importante via di collegamento fra le varie zone del paese – dicono i cittadini – speriamo che l'amministrazione comunale si decida e si adoperi quanto prima per risolvere il problema che sta causando solo disagi». L'obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di acquistare i due immobili pericolanti per demolirli e realizzarvi una piazzetta. Le cose però si stanno procrastinando a lungo e anche la pazienza dei residenti inizia a venire meno.