La Nuova Sardegna

Nuoro

Il macchinario regalato è ancora chiuso in scatola

di Kety Sanna
Il macchinario regalato è ancora chiuso in scatola

Inutilizzato dopo mesi un apparecchio mobile per la radiodiagnostica Cocco (Leu) scrive a Nieddu: «Strumento prezioso, soprattutto in questa fase»

16 giugno 2020
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. La solidarietà continua a rimanere rinchiusa dentro gli scatoloni che giacciono nei magazzini dell’ospedale. A pochi giorni dalla denuncia del comitato “Adottiamo il personale del reparto Covid 19 del San Francesco di Nuoro” in merito ai Dpi che erano stati donati e non utilizzati, arriva un’altra segnalazione del consigliere regionale di Leu, Daniele Cocco che rivolgendosi all’assessore alla Sanità Mario Nieddu, e inviandogli tanto di fotografia dello scatolone ancora sigillato, gli chiede di intervenire per poter liberare da quell’ingombrante involucro di cartone, il portatile radiologico donato qualche mese fa al nosocomio barbaricino.

«Si tratta di uno strumento fondamentale per l’esecuzione di esami al di fuori dal reparto di radiologia – sottolinea Cocco –. Si tratta di uno strumento importante soprattutto per i pazienti non collaboranti, e ancora più indispensabile durante questo periodo di emergenza, perché consentirebbe di effettuare gli esami anche su pazienti allettati». Un apparecchio di ultima generazione che a seguito di una raccolta fondi era stato donato alla Croce Rossa italiana che, a sua volta, l’aveva consegnato in comodato d’uso perenne al reparto di Radiologia del San Francesco.

«Per poter utilizzare l’apparecchio – aggiunge Cocco che seppur in aspettativa, è anche tecnico proprio in quel reparto – manca la certificazione dell’Ats. Per questo, qualche settimana fa, avevo sollecitato in modo informale l’assessore Nieddu, perché intervenisse contro questa incomprensibile burocrazia, ma non è servito. Quel macchinario è ancora sigillato e avrebbe potuto risolvere non pochi problemi all’interno dei reparti, riducendo i disagi per i malati e i tempi di intervento».

La questione è finita anche in Commissione Sanità dove è stata rappresentata anche la drammatica situazione dell’ospedale nuorese dove la carenza di medici è diventata ormai cronica. «In sei mesi Radiologia ha perso sei specialisti che non sono stati sostituiti – rimarca il consigliere regionale –. Nonostante gli impegni presi dall’Ats che aveva stabilito durante l’emergenza il blocco di tutti gli spostamenti, assistiamo al trasferimento dell’ennesimo medico dal reparto ad altro ospedale. Così Radiologia resta con un organico di 18 medici contro i 24 previsti, e di 24 tecnici anziché 33. Lo stesso direttore dell’Assl, Grazia Cattina, aveva chiesto la sospensione del trasferimento dello specialista, mettendo in risalto proprio la carenza di radiologi in servizio nel presidio ospedaliero dell’Area sociosanitaria locale di Nuoro che comprende oltre al San Francesco, gli ospedali Cesare Zonchello e il San Camillo di Sorgono. Trasferimento – continua il consigliere – che va a ripercuotersi sui livelli di erogazione delle prestazioni interne ed esterne. A tutto questo, poi, si aggiunge il fatto che proprio il medico appena trasferito era l’unico operativo per le risonanze magnetiche, e ora con la ripresa dell’attività ordinaria e con l’attuazione dei programmi di screening, il reparto resta scoperto. La sensazione – conclude Daniele Cocco – è che si voglia arrivare a depotenziare un ospedale come il San Francesco che ha tutte le specialità. Altrimenti per quale motivo l’Ats ha disposto l’assunzione a tempo indeterminato degli operatori socio sanitari soltanto per le sedi di Cagliari, Sanluri, Sassari e Olbia, tagliando fuori proprio l’Assl di Nuoro? Eppure l’Azienda è carente di oltre 70 unità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative