La Nuova Sardegna

Nuoro

La prima casa dello studente

di Stefania Vatieri
La prima casa dello studente

Al via i lavori per trasformare l’ex provveditorato in convitto per i pendolari delle scuole superiori

16 giugno 2020
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NUORO. Al via i lavori all’ex provveditorato dove nascerà il primo convitto in Sardegna dedicato agli studenti liceali: sarà pronto tra un anno e mezzo e ospiterà 60 studenti del territorio. Il progetto è stato presentato ieri mattina dal commissario straordinario della Provincia Costantino Tidu che ha aperto le porte dell’ex provveditorato agli studi di via Veneto per la consegna dei lavori del Centro culturale e di accoglienza per gli studenti pendolari. Il progetto finanziato dalla Regione rappresenta una prima e concreta risposta al fenomeno dell’abbandono scolastico che vede nel pendolarismo una delle cause principali. «Siamo qui per annunciare l’inizio ufficiale dei lavori di un progetto ambizioso che punta ad offrire un’opportunità in più a chi desidera intraprendere un percorso di studi in città – commenta Costantino Tidu, commissario straordinario della Provincia –. Il Centro di via Veneto rappresenterà un luogo che avrà come chiaro obiettivo quello di ridurre la dispersione scolastica, migliorare l’offerta formativa e la strumentazione a supporto della didattica e ospitare gli studenti fuori sede che a causa dei trasporti o dei costi dati dal pendolarismo non potrebbero proseguire gli studi» aggiunge. Su una popolazione studentesca complessiva di 4.600 iscritti di Nuoro, una percentuale superiore al 60% è composta da pendolari che per la maggior parte arrivano dalla provincia nuorese, con un discreto numero di studenti provenienti anche dalla parte sud della provincia di Sassari e dell’alto oristanese. «Dopo sette mesi di bonifiche dei locali, nei quali era stata riscontrata una importate presenza di amianto nella pavimentazione in linoleum, oggi sono iniziati i lavori per la realizzazione della casa dello studente – sottolinea il responsabile unico del progetto Paolo Maylander –. L’edificio verrà completamente stravolto e riadattato per la nuova destinazione d’uso. Si tratterà di una struttura all’avanguardia con prestazioni termiche altissime e tecnologicamente avanzato che offrirà nuovi e utili servizi agli studenti che ci abiteranno – prosegue –. Nel seminterrato, dove era presente l’archivio storico del provveditorato che attualmente si trova negli spazi di una scuola a Bitti, saranno allestiti gli spazi destinati alla mensa, mentre il primo, secondo e terzo piano ospiteranno gli alloggi degli studenti». Un milione e mezzo di euro, è questa la cifra stanziata per la realizzazione dell’opera che secondo il crono programma vedrà la luce il 7 febbraio del 2022. L’immobile composto da tre piani più seminterrato dove sarà realizzata la sala mensa sarà trasformato in una residenza di tipo alberghiero dove saranno realizzate trenta stanze con bagno capaci di ospitare sessanta studenti, di cui tre diversamente abili. Ma il progetto prevede anche spazi comuni dove gli studenti possano studiare, socializzare e svagarsi. Al termine dei lavori partirà il bando di affidamento della struttura che ospiterà gli studenti beneficiari scelti secondo criteri di merito e tutelando le fasce economicamente più svantaggiate.

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