«Le spiagge? Sono libere e sicure»
di Marco Bittau
San Teodoro punta sulla comunicazione positiva: il rispetto e la responsabilità servono più dei divieti
16 giugno 2020
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SAN TEODORO. La parola d’ordine è responsabilità e per l’estate 2020 nelle spiagge di San Teodoro, a cominciare dalla Cinta, si prepara una campagna di sensibilizzazione che punta tutto sul buon senso e sul rispetto prima ancora che sui divieti e sul terrore da contagio. Superato il primo test domenica scorsa, si attende adesso l’esame impegnativo del prossimo week end quando nella grande spiaggia, con l’arrivo dei turisti, è atteso anche il primo assalto del popolo degli ombrelloni.
La campagna di sensibilizzazione per garantire a tutti spiagge libere e sicure è stata messa a punto dal Comune di San Teodoro con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, all’Unione dei Comuni “Riviera di Gallura” e all’Area marina protetta di Tavolara. La campagna è soprattutto informativa, con una diffusione capillare attraverso la cartellonistica sistemata in tutte le spiagge, ma anche attraverso i social a cura dell’Ufficio turistico di San Teodoro. È incentrata soprattutto sulla comunicazione, sul linguaggio rassicurante, sul monitoraggio continuo delle condizioni di sicurezza. Non a caso la cartellonistica fa largo uso di hashtag invitanti come #SanTeodoroSicura, #SpiaggiaSicura, #SpiaggiaLibera. A questa si aggiunge l’ulteriore cartellonistica dedicata alle misure di prevenzione e i comportamenti da osservare, sistemata all’interno delle singole concessioni balneari.
Il modello “spiaggia libera - spiaggia sicura” che caratterizzerà l’estate 2020 è figlio del lavoro svolto in sinergia dal Comune di San Teodoro con tutti gli operatori turistici. Lo strumento operativo è un “tavolo di lavoro” permanente dove siedono amministratori e tecnici comunali insieme ai rappresentanti degli operatori interessati, cioè i concessionari degli stabilimenti balneari, gli albergatori, i ristoratori. «Dal punto di vista turistico non sarà una stagione facile, ma contiamo di recuperare nel corso dell’estate – spiega Marcello Fideli, assessore comunale al Turismo di San Teodoro –. Per ottenere questo risultato contiamo sul buon senso di tutti, piuttosto che sui divieti e le limitazioni. Così puntiamo sui valori positivi dell’accoglienza, della sicurezza, del rispetto e della responsabilità. Certo, ci saranno i controlli e contiamo di impegnare pattuglie di vigili urbani in un servizio itinerante di vigilanza in tutte le spiagge. Preferiamo però lavorare sui servizi, pur con le poche risorse che i Comuni hanno a disposizione: in queste ore gli operai stanno sistemando i bagni a Lu Impostu e all’Isuledda, sono già a posto quelli della Cinta. Lo stesso vale per i parcheggi: sono ancora chiusi quelli della Cinta e, in parte, quelli di Cala Brandinchi, ma nel giro di pochi giorni il sindaco provvederà con un’ordinanza».
Insomma, il messaggio è chiaro: spiagge libere e sicure per vacanze senza barriere e senza cancelli. Sempre nel segno della responsabilità. «Sta a noi, turisti o bagnanti, non rendere vana questa campagna di sensibilizzazione – dice Antonio Fenu, sardo d’origine ma modenese di residenza, da qualche decennio frequentatore abituale di San Teodoro e delle sue spiagge. Credo che la giusta regola sia il buonsenso. Ovviamente sarà importante anche la collaborazione di chi è preposto ai controlli che avrà il compito di far osservare le norme. A noi fruitori il ruolo più importante, ovvero fare in modo che tali controlli siano naturali e il più possibile regolari. Ciò significa che avremo osservato le raccomandazioni indispensabili: distanziamento fisico, e soprattutto l’uso della mascherina quando non è possibile avere quel distanziamento che dovremo sempre rispettare. Questo è il momento di emergere, far vedere quanto è bello e salutare venire in Sardegna. Dobbiamo sforzarci, tutti insieme, e volare alti. Una sola parola in spiaggia: rispetto, verso noi stessi e verso gli altri».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La campagna di sensibilizzazione per garantire a tutti spiagge libere e sicure è stata messa a punto dal Comune di San Teodoro con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, all’Unione dei Comuni “Riviera di Gallura” e all’Area marina protetta di Tavolara. La campagna è soprattutto informativa, con una diffusione capillare attraverso la cartellonistica sistemata in tutte le spiagge, ma anche attraverso i social a cura dell’Ufficio turistico di San Teodoro. È incentrata soprattutto sulla comunicazione, sul linguaggio rassicurante, sul monitoraggio continuo delle condizioni di sicurezza. Non a caso la cartellonistica fa largo uso di hashtag invitanti come #SanTeodoroSicura, #SpiaggiaSicura, #SpiaggiaLibera. A questa si aggiunge l’ulteriore cartellonistica dedicata alle misure di prevenzione e i comportamenti da osservare, sistemata all’interno delle singole concessioni balneari.
Il modello “spiaggia libera - spiaggia sicura” che caratterizzerà l’estate 2020 è figlio del lavoro svolto in sinergia dal Comune di San Teodoro con tutti gli operatori turistici. Lo strumento operativo è un “tavolo di lavoro” permanente dove siedono amministratori e tecnici comunali insieme ai rappresentanti degli operatori interessati, cioè i concessionari degli stabilimenti balneari, gli albergatori, i ristoratori. «Dal punto di vista turistico non sarà una stagione facile, ma contiamo di recuperare nel corso dell’estate – spiega Marcello Fideli, assessore comunale al Turismo di San Teodoro –. Per ottenere questo risultato contiamo sul buon senso di tutti, piuttosto che sui divieti e le limitazioni. Così puntiamo sui valori positivi dell’accoglienza, della sicurezza, del rispetto e della responsabilità. Certo, ci saranno i controlli e contiamo di impegnare pattuglie di vigili urbani in un servizio itinerante di vigilanza in tutte le spiagge. Preferiamo però lavorare sui servizi, pur con le poche risorse che i Comuni hanno a disposizione: in queste ore gli operai stanno sistemando i bagni a Lu Impostu e all’Isuledda, sono già a posto quelli della Cinta. Lo stesso vale per i parcheggi: sono ancora chiusi quelli della Cinta e, in parte, quelli di Cala Brandinchi, ma nel giro di pochi giorni il sindaco provvederà con un’ordinanza».
Insomma, il messaggio è chiaro: spiagge libere e sicure per vacanze senza barriere e senza cancelli. Sempre nel segno della responsabilità. «Sta a noi, turisti o bagnanti, non rendere vana questa campagna di sensibilizzazione – dice Antonio Fenu, sardo d’origine ma modenese di residenza, da qualche decennio frequentatore abituale di San Teodoro e delle sue spiagge. Credo che la giusta regola sia il buonsenso. Ovviamente sarà importante anche la collaborazione di chi è preposto ai controlli che avrà il compito di far osservare le norme. A noi fruitori il ruolo più importante, ovvero fare in modo che tali controlli siano naturali e il più possibile regolari. Ciò significa che avremo osservato le raccomandazioni indispensabili: distanziamento fisico, e soprattutto l’uso della mascherina quando non è possibile avere quel distanziamento che dovremo sempre rispettare. Questo è il momento di emergere, far vedere quanto è bello e salutare venire in Sardegna. Dobbiamo sforzarci, tutti insieme, e volare alti. Una sola parola in spiaggia: rispetto, verso noi stessi e verso gli altri».
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