La Nuova Sardegna

Nuoro

Motonavi, riparte l’estate «Più costi e meno turisti»

di Giusy Ferreli
Motonavi, riparte l’estate «Più costi e meno turisti»

Santa Maria Navarrese, la stagione 2020 per i barconi si preannuncia difficile «Sarà complicato sia armare tutte le imbarcazioni, sia garantire le buste paga» 

17 giugno 2020
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SANTA MARIA NAVARRESE. Gli sbarchi in massa dai barconi che fanno la spola tra i gioielli del Golfo di Orosei quest'estate saranno soltanto uno sbiadito ricordo. Non solo le imbarcazione riprenderanno le tratte quando hotel e villaggi ogliastrini riapriranno le porte ai turisti ma fermeranno l'imbarco dei passeggeri al 60 per cento della loro portata. Una prescrizione anti Covid 19 che chiaramente rischia di mettere in difficoltà gli operatori turistici specializzati nelle escursioni alle cale.

A partire dal Nuovo consorzio marittimo Ogliastra guidato da Salvatore Cabras che riunisce cinque armatori e 6 motonavi tra Arbatax e Santa Maria Navarrese. «Riprenderemo le escursioni lungo la costa quando ci saranno richieste da parte degli ospiti delle strutture ricettive ogliastrine e, in ogni caso, non prima della settimana prossima» dice Ciro Iacono armatore della motonave Borea, che trasporta sino a 150 passeggeri, e vicepresidente del Consorzio.

Le problematiche riguardano i costi che sono maggiorati e i flussi difficilmente prevedibili. «Sarà difficile – sottolinea ancora Iacono – sia armare tutte le imbarcazioni sia garantire le buste paga della quarantina dei componenti degli equipaggi che hanno sempre lavorato con noi. Speriamo di riuscire ad armarne almeno tre: le barche sono pronte ma chiaramente dobbiamo decidere quante imbarcazioni mettere in mare sulla base delle prenotazioni che arriveranno».

Qualche armatore che lavora in autonomia ha già messo in acqua la barca. E' il caso della “Federica” che domenica scorsa è arrivata sino alla riva di una Cala Sisine insolitamente vuota per una bella giornata festiva di metà giugno, e fatto scendere una trentina di passeggeri. Tutti muniti della mascherina d'ordinanza. Una comitiva nutrita e allegra che i pochi bagnanti già presenti nell'arenile e arrivati via terra attraverso un sentiero di ineguagliabile bellezza hanno pensato potessero essere i primi turisti arrivati dalla Penisola. È bastato però che i nuovi arrivati improvvisassero una morra per capire che di sardi (lanuseini per l’esattezza) si trattava e non di lombardi. E sarà proprio il mercato interno la scommessa di quest’anno. «Maggio e giugno – conclude l'armatore della Borea – ormai sono andati. Ci restano altri tre mesi: speriamo sì nei turisti stranieri e della Penisola ma anche nei sardi». Ad onor del vero a Cala Sisine domenica qualche turista straniero c'era: una giovanissima coppia tedesca con un bimbo di pochi mesi arrivata in gommone. Ma erano gli unici.

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