La Nuova Sardegna

Nuoro

Gommoni e porto turistico a rischio 65 posti di lavoro

di Lamberto Cugudda
Gommoni e porto turistico a rischio 65 posti di lavoro

Arbatax, i problemi delle attività che offrono servizi di noleggio durante l’estate «Viviamo una situazione drammatica: mancano le presenze. È un deserto totale»

18 giugno 2020
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ARBATAX. Noleggio gommoni, diving e charter, tutte attività con sede operativa nel porto turistico Turismar: sono oltre 65 i posti di lavoro a rischio totale per questa stagione vacanziera post quarantena Covid-19. All’entrata del Marina ubicato nella zona della darsena cantieristica, proprio a lato della banchina Intermare, vi sono gli spazi acquei con relative banchine delle cinque società locali che offrono servizio di noleggio gommoni (alcune anche charter) con e senza conducente. Si tratta di Marea sea service, di Arbatax crociere, di Flamar vacanze, di Velamare e di Mas Marine srl. «È una situazione a dir poco tragica – afferma Francesco Piras di Marea sea service – e dei 13 gommoni che abbiamo ne abbiamo messo in acqua pochissimi. Dai primi giorni del mese i n corso, ovvero da quando abbiamo riaperto, ne sono usciti tre: una coppia di turisti tedeschi e due di nostri corregionali. Speriamo possano arrivare flussi turistici, perché in caso contrario non si può assumere nessuno: di solito eravamo in otto più me. E questo significa che tanti stagionali, non avendo lavorato, non potranno neanche avere la disoccupazione». Piras precisa che il segmento turistico legato ai servizi alla nautica da diporto rischia di non risollevarsi.

«La situazione è sempre tragica – dice Mario Pani, uno dei titolari della società Arbatax Crociere, che ha una ventina di gommoni, fino ai 9,50 metri di lunghezza, anche una motonave da 350 posti, il Corsaro – e non sappiamo cosa accadrà. Dei sei locali che ogni anno assumevano da inizio aprile e fino ad almeno metà ottobre, per ora non possiamo avere nessuno. Abbiamo messo in mare qualche gommone da una decina di giorni, ma ne è uscito uno solo, e per di più in maniera gratuita, perché è servito a una persona che ha girato un video promozionale per la nostra zona. Se continua in questa maniera sarà un dramma». A parere di Pani si può solo pregare perché arrivi gente a luglio e ad agosto «perché ora come ora abbiamo soltanto il deserto».

È sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi colleghi anche Flaviano Stochino, di Flamar vacanze. «La società – sottolinea l’imprenditore locale – ha 15 gommoni, ma da inizio mese ne abbiamo in acqua soltanto un terzo. Abbiamo anche il caratteristico motorsailer d’epoca “Promenade” (16 posti) che fa minicrociere e charter, ma chissà quando potrà iniziare a uscire in mare. Ogni anno, per la stagione vacanziera si lavorava in otto o nove. Ma qui è un deserto totale. Mi auguro che le cose possano cambiare quanto prima».

A sperarlo sono anche gli oltre 65 stagionali che venivano assunti ogni anni da inizio aprile fino alla seconda metà di ottobre. Senza considerare tutto l’indotto che si veniva a creare.

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