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Nuoro

Magomadas, la Procura manda la Forestale all’impianto Geco

Magomadas, la Procura manda la Forestale all’impianto Geco

MAGOMADAS. Ieri mattina gli uomini del corpo Forestale hanno fatto visita all’impianto di trattamento dei fanghi da depurazione della Geco srl. L’impianto della discordia (che sta provocando una...

20 giugno 2020
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MAGOMADAS. Ieri mattina gli uomini del corpo Forestale hanno fatto visita all’impianto di trattamento dei fanghi da depurazione della Geco srl. L’impianto della discordia (che sta provocando una forte tensione in paese culminata con due episodi allarmanti: il primo nel dicembre scorso con un incendio doloso agli impianti, il secondo alcuni giorni fa, con l’intimidazione ai danni del presidente di Ambiente Planargia), situato a due passi dal centro abitato di Magomadas, a poche centinaia di metri dai Comuni di Flussio e Tresnuraghes e a ridosso della nuova circonvallazione in via di realizzazione, si arricchisce di un nuovo tassello. È ancora una volta la Procura ad intervenire direttamente, dopo aver raccolto per giorni le testimonianze dei cittadini della zona che dallo scorso anno denunciano le ripercussioni dell’attività sulla qualità della vita dei residenti. Il nuovo tassello dentro un quadro complesso in via di definizione lo avrebbe messo un tecnico, accompagnato dalla guardia forestale, incaricato nell’ambito dell’indagine aperta ad Oristano di eseguire dei controlli sull’ammendante prodotto e sugli altri materiali presenti all’interno dell’azienda di Bonifacio Angius e Leonardo Galleri.

La stessa società ha ritenuto opportuno diffondere nel pomeriggio un comunicato stampa nel quale si precisa che la visita del tecnico incaricato dalla Procura era stata programmata da tempo e che dunque non vi sarebbe stato nessun blitz.

Le verifiche sul risultato del processo produttivo che dovrebbe trasformare i fanghi da depurazione provenienti dalla Puglia in ammendante destinato all’utilizzo in agricoltura arrivano a distanza di pochi giorni dalla visita in impianto della Guardia di Finanza. In quel caso i militari avevano portato via documentazione che la stessa Geco si era affrettata a definire «assolutamente non riferibile all’attività dell’impianto ma riguardante le vicende personali del dottor Leonardo Galleri, addirittura antecedenti alla costituzione della stessa società». (g.s.)

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