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Estate in città, approvati undici progetti per i bambini

NUORO. Il Comune ha approvato e ha dato il via libera a undici progetti di centri estivi a Nuoro città promossi da scuole e associazioni. L’autorizzazione è arrivata dopo l’analisi dell’offerta...

21 giugno 2020
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NUORO. Il Comune ha approvato e ha dato il via libera a undici progetti di centri estivi a Nuoro città promossi da scuole e associazioni. L’autorizzazione è arrivata dopo l’analisi dell’offerta proposta dai gestori, in particolare riguardo l’osservanza delle linee guida in materia sanitaria disposte da Governo e Regione. Ad oggi i centri autorizzati per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni sono: scuola materna delle Grazie, scuola materna Guiso-Gallisai, dell’associazione Dietromammanonsiamo, ludoteca solidale della Handball athletic club Nuoro, associazione “Giochilù”, parrocchia S. Domenico Savio, Ecolonie del Ceas – Alternatura e il Centro Estivo dalla Lariso che in accordo con il Comune ha rimodulato la progettazione e prevede l’iscrizione gratuita. Tra quelli dedicati ai bimbi dai 3 mesi ai 3 anni, finora sono stati autorizzati “La Coccinella” della cooperativa San Camillo de Lellis, “Cucciolandia” dell’associazione I sogni son desideri e “Le Coccole” dell’omonimo asilo nido. «È una splendida notizia per i bambini, per le loro famiglie e per i lavoratori del settore», commenta il sindaco Andrea Soddu. «In particolare - sottolinea - i bambini sono la fascia di cittadini che maggiormente ha sofferto durante il lockdown». La riapertura dei centri estivi e la ripartenza in sicurezza era un obiettivo di tutti. Ai bambini, le famiglie e alle imprese l’augurio che quanto passato resti solo un brutto ricordo – dice l’assessora Valeria Romagna – al nucleo di valutazione di Comune e Ats, va invece il ringraziamento per la professionalità e l’impegno». «Il servizio offerto – dice il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione Sebastian Cocco - costituisce una prima risposta concreta a una duplice esigenza: i bambini si riappropriano del diritto al gioco e alla socialità, e i genitori che hanno ripreso il lavoro si sentono rassicurati dalla competenza e dalla professionalità degli educatori».

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