La Nuova Sardegna

Nuoro

I fanghi di Magomadas: il Tar non blocca la Geco

di Giulia Serra
I fanghi di Magomadas: il Tar non blocca la Geco

Respinto il ricorso del Consorzio della Malvasia di Bosa contro l’autorizzazione all’impianto

26 giugno 2020
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MAGOMADAS. «L’impugnazione in esame appare tardiva, potendosi ragionevolmente ritenere che i ricorrenti fossero consapevoli della lesività delle attività della Geco almeno dall’estate del 2019». Il Tribunale amministrativo della Sardegna si è così espresso, con provvedimento pubblicato ieri, sull'articolato ricorso presentato il mese scorso dal Consorzio di tutela della Malvasia Doc di Bosa e, in particolare, sulla richiesta di sospensione dell'autorizzazione concessa il 24 ottobre 2018 per la realizzazione e l'esercizio dell'attività di trattamento di 80mila tonnellate di fanghi da depurazione. Per il Tar, in conseguenza del persistere dell'efficacia dell'atto autorizzativo del 2018, non ricorrono i presupposti per la sospensione e l'annullamento della determinazione dirigenziale del Settore ambiente della Provincia di Oristano, con la quale nell'aprile scorso l'ente aveva ribadito la correttezza delle procedure autorizzative dell'impianto della Geco srl, nonché di tutti gli altri atti connessi. Nel rigettare il ricorso, la prima sezione del Tar non si sofferma né si pronuncia sulla fondatezza o meno delle questioni sollevate dal Consorzio, ribadendo che «resta affidata alle valutazioni delle autorità preposte alla salvaguardia dei preminenti interessi della salute pubblica e della salubrità ambientale la possibilità di adottare in ogni tempo immediati provvedimenti, anche in autotutela, per la protezione di tali interessi pubblici». «Sapevamo che l'istanza cautelare poteva essere respinta – commenta il presidente del Consorzio della Malvasia Giovanni Porcu – il nostro è stato un tentativo di fare chiarezza. Vogliamo sapere se la collocazione e le attività della Geco sono legittime. Se lo sono, saremo i primi a complimentarci. Aspettiamo ancora di avere risposte che fino ad oggi non abbiamo avuto». Sull'altro versante, la Geco, società che tratta i fanghi da depurazione provenienti dalla Puglia nel cuore della Planargia, a ridosso del centro abitato di Magomadas e a poca distanza dai Comuni di Tresnuraghes, Flussio e Tinnura, esulta: «siamo molto soddisfatti di questo ennesimo riconoscimento – dicono i due soci Bonifacio Angius e Leonardo Galleri – andiamo avanti con il nostro lavoro, con tutte le autorizzazioni e i permessi necessari. Ribadiamo con forza che l'impianto non è una discarica, che non sversiamo rifiuti e non trattiamo rifiuti pericolosi».

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