La Nuova Sardegna

Nuoro

A Posada nasce una scuola di ceramica

di Sergio Secci
A Posada nasce una scuola di ceramica

Il vecchio municipio sarà ristrutturato e affidato alla Pro loco per la gestione

02 luglio 2020
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POSADA. Superato anche lo scoglio delle prescrizioni imposte dalla soprintendenza, visto che si va ad operare in pieno centro storico, è passato al vaglio della giunta il progetto per la messa in sicurezza dell’edificio di via Rosario che nel secolo scorso ha ospitato la sede del Comune. Grazie a un finanziamento di 300mila euro, di cui 45mila messi a disposizione dall’amministrazione civica e 255mila della Regione, si provvederà sistemare l’antico palazzo comunale nel centro storico. Nei locali, una volta completati i lavori che dovrebbero andare presto in appalto, sorgerà una scuola di ceramica che sarà gestita dall’associazione turistica Pro loco per realizzare un laboratorio scuola per la produzione e la vendita di ceramiche artistiche, intreccio e ricamo. L’iter ha preso il via nel 2018 con la delibera del passaggio di consegne dei locali alla Pro loco che si occupa di promozione turistica e l’invio poi della richiesta di finanziamento accolta positivamente dalla giunta Regionale all’interno di un piano di finanziamenti che ha coinvolto 88 comuni isolani.

Lo stabile che si trova a ridosso della chiesa del Santo Rosari,o uno dei tre edifici di culto nel centro storico di Posada, dopo il trasferimento degli uffici comunali aveva ospitato per alcuni anni una sezione delle scuole medie e poi concesso in comodato d’uso a una famiglia bisognosa. Chiuso da una decina d’anni si trova da tempo in stato di abbandono e servono interventi urgenti di consolidamento dei muri e dei solai.

Grazie ai fondi regionali, tempo qualche mese e si potranno dare il via alle opere di risanamento con la successiva consegna alla Proloco che oltre ad utilizzare il palazzo come sede sociale, darà il via ai corsi di intreccio, ceramica e ricamo che hanno riscosso l’attenzione di numerose persone negli scorsi anni. L’edificio che si trova tra la biblioteca comunale e il palazzo del conte Teodato (acquisito dal comune e oggetto di un progetto di restauro) diventerà parte di un percorso turistico museale che si diparte sino alla parrocchia di Sant’Antonio e al castello della Fava.

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