La Nuova Sardegna

NUORO. Finito il lockdown il monte Ortobene è tornato a essere una delle mete preferite dai nuoresi, che soprattutto con il caldo degli ultimi giorni hanno ripreso a frequentarlo un po’ a tutte le ore. Da registrare però il pessimo stato del manto della strada provinciale, la Sp 42, che conduce sino al parco. Sono in particolare i primi chilometri a essere costellati di buche e avvallamenti che rendono scomodo il passaggio delle auto e pericoloso quelle di moto e biciclette. Ma ciò che è indubbiamente molto pericoloso per la circolazione è il restringimento della carreggiata all’inizio del secondo chilometro, dove per una decina di metri si deve procedere su un’unica corsia senza che la circolazione in un senso e nell’altro sia regolamentata da un semaforo provvisorio, che in questo periodo pare assolutamente necessario. Il fatto è che l’ottobre scorso, dunque ben otto mesi fa, un masso si è staccato dal costone sovrastante e ha invaso la carreggiata. La frana è stata rimossa ma, a quanto risulta, l’area sottostante è stata semplicemente circoscritta con delle barriere e il costone non è mai stato messo in sicurezza. Ora, se durante l’inverno o il lockdown dovuto al Covid nessuno sembrava preoccuparsene, in questo periodo in cui la strada è percorsa da centinaia di persone (in auto, in bici o in moto, o a piedi) la pericolosità del tratto in questione balza agli occhi. Interpellato dalla Nuova, l’amministratore straordinario della Provincia Costantino Tidu ha detto che la strada verrà messa in sicurezza già nei prossimi giorni e la circolazione riprenderà regolarmente sulle due corsie. E ha annunciato che la prossima settimana la Provincia delibererà l’affidamento per un anno della strada all’amministrazione comunale di Nuoro, che intende sperimentare un sistema di piste ciclabili che arrivi sino al parco del monte Ortobene. Il che significa che rendere più dignitoso il manto stradale spetterà al Comune.