La Nuova Sardegna

Nuoro

In fiamme un fienile, allevatore di Sarule riporta gravi ustioni

di Francesco Pirisi
In fiamme un fienile, allevatore di Sarule riporta gravi ustioni

L’uomo, 72 anni, è stato sorpreso dal fuoco nell’azienda Ricoverato a Sassari con il 118: non è in pericolo di vita

04 luglio 2020
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ORANI. Ha riportato ustioni in varie parti del corpo, Francesco Cheri, 72 anni, allevatore di Sarule, vittima di un incendio scatenatosi giovedì nel fienile della sua azienda, in agro di Orani. L’uomo è stato trasportato a bordo dell’elisoccorso del 118 al centro ustionati dell’ospedale civile di Sassari. Nonostante le bruciature, alcune profonde, Cheri non corre pericolo di vita.

L’incidente nelle prime ore del pomeriggio, in località “S’Adula”, nei pressi della biforcazione tra le provinciali per Orani, Ottana e Orotelli, non lontano dalla “131 Dcn”. Le fiamme si sono scatenate all’interno del locale. La causa potrebbe essere stata un corto circuito, oppure la stessa autocombustione delle rotoballe, che si può verificare nel caso ci sia umidità. Il primo impulso di Cheri è stato quello di entrare nel locale e cercare di portare all’esterno un trattore e un camioncino. Azione che gli è stata fatale. Perché dopo aver messo al riparo il trattore, le fiamme si sono fatte più insidiose e hanno raggiunto l’allevatore, bruciato in più parti. Non al punto da non riuscire comunque a liberarsi, seppur malconcio.

A “S’Adula” sono intervenuti i mezzi dei vigili del fuoco dalla caserma di Nuoro. Le fiamme sono state piano piano domate e l’intera area messa in sicurezza. Salvo pure un cavallo, anch’esso all’interno del fienile, accesosi come una torcia. A favorire le fiamme il gran caldo di questi giorni, che nella zona interessata al rogo raggiunge punte vicine ai 40 gradi. Si tratta del secondo incendio che in quest’estate appena all’avvio ha interessato l’agro di Orani. Il primo 10 giorni fa, nella zona di “Rio Liscio”. Le fiamme hanno distrutto alcuni ettari di macchia mediterranea, spente poi dall’elicottero della base forestale di Farcana.

Il fatto di giovedì che ha avuto come vittima Francesco Cheri ha creato trepidazione e ansia nella zona, dove l’uomo è conosciuto, così come l’azienda messa su in tanti anni di lavoro e consolidata con locali e attrezzature moderne. Attesa che si è fatta dura e infinita a Sarule, il paese di origine, dove vive la famiglia dell’allevatore. Il paese non è nuovo agli effetti nefasti degli incendi. I più anziani ricordano alcuni roghi del dopoguerra, uno dei quali fece una vittima, un allevatore, rimasto imprigionato nelle fiamme. Un'altra tragedia, quella di un contadino morto asfissiato, nel luglio del 1993, nelle fasi di un incendio partito dalla strada Sarule-Ottana, all’altezza del bivio per Olzai, e in grado in un pomeriggio di incenerire l’intero territorio a valle del paese, sino alle case di Sarule. Bruciate alcune migliaia di ettari di campagna.

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