La Nuova Sardegna

Nuoro

rapina a sa ’e mastio 

Orani, legato e sbattuto a terra per due vecchi fucili da caccia

Orani, legato e sbattuto a terra per due vecchi fucili da caccia

ORANI. Giovannino Noli, 61 anni, usa toni cortesi e gentili, risponde ma chiede comprensione: ha l’ordine di non parlare dell’accaduto, ci sono le indagini in corso. Soprattutto ora che è appena...

06 luglio 2020
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ORANI. Giovannino Noli, 61 anni, usa toni cortesi e gentili, risponde ma chiede comprensione: ha l’ordine di non parlare dell’accaduto, ci sono le indagini in corso. Soprattutto ora che è appena tornato a casa, con il foglio di dimissioni dall’ospedale San Francesco, ha soltanto voglia di dimenticare i momenti terribili che ha vissuto sulla propria pelle sabato mattina. Legato e rapinato di due vecchi fucili. Momenti convulsi, di grande tensione e paura, quando due persone con il viso coperto da un passamontagna hanno fatto irruzione in pieno giorno, alle 10,30 del mattino, nella sua casa di Sa ’e Mastio, nella periferia che costeggia la circonvallazione. Subito spinto a terra, è caduto sbattendo la testa. Da quell’istante fulmineo, il 61enne di Orani non ha capito più nulla. Legato mani e piedi, è stato lasciato sul pavimento mentre i due delinquenti sono andati a cercare due fucili da caccia regolarmente custoditi in casa che Giovannino Noli non usava da anni. I rapinatori, anche se non è chiaro che abbiamo agito armati, non hanno cercato altro: volevano i due fucili e i due fucili hanno preso prima di darsi alla fuga, probabilmente utilizzando proprio la strada di circonvallazione. Fortunatamente sabato mattina Giovannino Noli era solo in casa, dove abita con la moglie e un figlio. La loro presenza a Sa ’e Mastio avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi rispetto a quanto successo. Probabile che Noli fosse pedinato e che i malviventi abbiano aspettato che moglie e figlio fossero fuori casa per non compromettere il risultato dell’incursione. Scattato l’allarme, l’uomo è stato subito soccorso. Trasportato all’ospedale San Francesco dal 118, è stato trattenuto giusto il tempo per accertare che non avesse ferite tali da comprometterne le condizioni di salute. Rimasto ricoverato per una notte, Giovannino Noli è stato dimesso ieri in tarda mattinata. Nel frattempo i carabinieri della stazione di Orani e i loro colleghi della compagnia di Ottana, hanno avviato le indagini del caso, nella speranza di trovare qualsiasi traccia utile a risalire agli autori della rapina. «Una vicenda preoccupante – commenta a caldo il sindaco del paese, Antonio Fadda – che ci crea dispiacere tra l’altro per le modalità e l’orario. Ho chiamato i familiari per manifestare la mia vicinanza e quella dell’amministrazione comunale. Tutti noi condanniamo l’episodio». (l.u.)

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