La Nuova Sardegna

NUORO. Tra le varie associazioni di volontariato che, a causa del coronavirus e delle restrizioni, hanno dovuto sospendere per un certo periodo le loro attività, c’è stata anche l’associazione Parkinson di Nuoro. Ma in queste ore, i componenti dell’associazione guidata dalla presidente Maria Grazia Mortara, stanchi di dover ancora aspettare per un incontro ufficiale nella propria sede, hanno deciso di sperimentare un’idea originale: anziché attendere ancora tempi migliori per potersi riunire in sicurezza all’interno di uno spazio chiuso, hanno preferito optare per un incontro informale ed amichevole all’ombra e al fresco offerto dalla Pineta Ugolio. L’iniziativa è stata accolto con entusiasmo: i componenti dell’associazione hanno apprezzato, in particolare, la bellezza del ritrovarsi in un contesto naturale. L'obiettivo dello stare insieme, spiegano i componenti dell’associazione, era quello «di dare voce a emozioni, paure, aspettative vissute in questo periodo di pandemia mettendo in evidenza gli aspetti positivi, soprattutto la riscoperta delle famiglia, delle amicizie, dell'interessarsi agli altri, del piacere della lettura e della musica. Non sono mancate le critiche per le difficoltà di accedere alle necessarie visite mediche di controllo nelle strutture sanitarie ambulatoriali, distrettuali ed ospedaliere. Le lunghe liste d’attesa, dicono, esistevano già da prima della pandemia ma «ora stanno diventando drammatiche sia per i parkinsoniani sia per chi è affetto da malattie neurodegenerative».

L'incontro ha suscitato curiosità e interessamento anche da parte dei tanti podisti e frequentatori della pineta, considerata a ragione un polmone verde per la salute dei nuoresi e degli appassionati alle interessanti ricchezze arboree e archeologiche della pineta di Ugolio.