La Nuova Sardegna

Nuoro

La fuga di Mesina, il generale Favarolo: "Non doveva succedere, lo Stato ha le sue colpe"

Valeria Gianoglio
Graziano Mesina aveva l'obbligo di firma in caserma (foto Massimo Locci)
Graziano Mesina aveva l'obbligo di firma in caserma (foto Massimo Locci)

Per 45 anni nell'Arma, non ha dubbi: "Non farei trattative, o si costituisce o lo andiamo a cercare"

07 luglio 2020
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ORGOSOLO. «Non doveva succedere. Non doveva succedere perché lo Stato doveva adottare tutti gli accorgimenti per evitarlo, per fare in modo che non fuggisse. Non credo comunque che sia andato molto lontano, ma in ogni caso non farei alcuna trattativa, lo Stato non tratta e non deve trattare: o si costituisce o ti veniamo a cercare. Punto». Per quasi 45 anni, il generale Salvatore Favarolo, ha indossato la divisa dei carabinieri, ha conosciuto gli anni epici della lotta al banditismo, ha catturato, insieme ai suoi uomini, alcuni dei latitanti più sfuggenti che imperversavano in Sardegna come Giovanni Talanas e Pasquale Stochino.

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