La Nuova Sardegna

OROSEI. Concessioni edilizie rilasciate senza autorizzazione paesaggistica in zone sottoposte a vincolo bloccate per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato del 2018. Un problema che interessa tutti i centri costieri da Orosei a San Teodoro passando per Siniscola, Posada e Budoni. «Se fino al 2019 gli uffici si esprimevano positivamente nel merito, oggi non è più possibile e l’unica strada percorribile è demolire e ricostruire l’opera abusiva» dice il presidente dell’ordine del collegio dei geometri di Nuoro Livio Lovigu. «La sentenza del Consiglio di Stato pur avendo valore solo sul caso giudicato, pone in evidente difficoltà gli uffici preposti al rilascio del permesso ed è mutato l’approccio verso le sanatorie perché si applica anche a tutti i casi che precedono l’entrata in vigore del codice quando le difformità dell’opera determinino superficie utile o volumi in più di quelli legittimamente realizzati. Non sarebbe più consentito regolarizzare le difformità eseguite prima del 2006 – spiega il geometra di Budoni, che è anche segretario del circolo Pd – né tutte quelle situazioni dove in buona fede, si erano rilasciate concessioni edilizie senza autorizzazione paesaggistica con le casse dei comuni che rischiano la bancarotta mentre ancora più ostica è poi la situazione per opere eseguite nei 150 metri dai fiumi (vincolo introdotto dal Ppr) e interi quartieri passibili di demolizione». In questo limbo normativo, sono a rischio tutti gli incentivi fiscali e volumetrici come il Piano casa e l’ecobonus del 110%. «Rischiano di diventare inapplicabili – spiega ancora Lovigu – in quanto, qualsiasi ristrutturazione presuppone la conformità urbanistica e paesaggistica che in molti casi, spesso all’insaputa dei proprietari, non è presente». (s.s.)