La Nuova Sardegna

TORTOLÌ. Le preghiere dei tanti tortoliesi preoccupati per la sorte del bambino di 4 anni, volato giù dal secondo piano della sua abitazione mentre giocava con i fratellini nel balcone, sono state esaudite: il piccolo di origini pachistane (e non marocchine come riportato erroneamente ieri) sta meglio. Trasferito domenica sera in elicottero dall’ospedale di Lanusei alla rianimazione del Brotzu non è più in coma. Ieri mattina è stato estubato e nel pomeriggio è stato trasferito nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’azienda ospedaliera cagliaritana.

I medici che lo hanno preso in cura dopo un primo, tempestivo intervento dei colleghi ogliastrini che lo hanno stabilizzato e intubato per consentire il trasferimento con l’elisoccorso, seppure non abbiano sciolto la prognosi in virtù dell’età del bimbo e del grave trauma cranico riportato nella caduta, parlano di «lieve miglioramento» e si dicono fiduciosi.

Ad esprimere il sostegno alla famiglia per un drammatico episodio, che sembra sia imputabile ad una tragica fatalità tanto che in Procura, a Lanusei, nessuno ha pensato di aprire un fascicolo, è stato il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas. «Siamo profondamente colpiti dall’incidente accaduto al nostro piccolo concittadino di quattro anni caduto dal balcone di casa. La nostra comunità – ha detto il primo cittadino tortoliese – è vicina alla famiglia in queste ore difficili di attesa e speranza». Bisognerà, infatti, attendere ancora per festeggiare lo scampato pericolo. Intanto nel centro costiero, dove la famiglia vive da anni ed è perfettamente integrata, sono in tanti a fare il tifo per lui. Tutti lo vorrebbero rivedere scorrazzare nella centralissima piazza Rinascita con i suoi fratellini.