La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, allarme povertà oltre 750 richieste di bonus

di Lamberto Cugudda
Tortolì, allarme povertà oltre 750 richieste di bonus

L’emergenza Covid sta mettendo a dura prova il settore del commercio La seconda tranche del bando regionale è appena arrivata in Comune

09 luglio 2020
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TORTOLÌ. Le famiglie in forte difficoltà economica a causa dell’emergenza legata al coronavirus che sta mettendo a dura prova soprattutto il settore commercio, sono purtroppo sempre più numerose. Nella cittadina costiera, lo scorso mese di aprile, a presentare domanda per i bonus regionali da 800 euro a sostegno delle famiglie, sono stati più di 750. Ma se non dovessero arrivare nuovi e ulteriori fondi dalla Regione, facendo una media, centinaia di famiglie rischiano di non ottenere gli aiuti di cui necessitano. La seconda tranche del bando regionale ha visto le risorse arrivare nelle casse comunali nei giorni scorsi.

Ma per la spendita di queste e di altre importanti risorse, l’amministrazione comunale ricorda che sta mandando avanti «tutti gli atti e le operazioni necessarie per la chiusura del Bilancio di previsione 2020 che verrà portato in consiglio per la sua approvazione entro il 31 luglio, come previsto dalla normativa».

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Cannas ricorda di essere consapevole che le somme di cui l’ente locale è beneficiario potrebbero non essere sufficienti a coprire tutte le domande arrivate (che hanno superato le 750 richieste), e di avere sensibilizzato la Regione con una richiesta di ulteriori fondi per garantire il contributo che consiste in un’indennità mensile, sino a 800 euro, utile a coprire i mesi di marzo e aprile, e a soddisfare tutte le richieste arrivate agli uffici dei Servizi sociali.

La prima tranche dei pagamenti è avvenuta il 21 maggio. Il Comune di Tortolì è beneficiario di risorse regionali complessive di circa 471mila euro, e ha potuto destinare i primi pagamenti (relativi alla prima tranche del bonus regionale a favore delle famiglie) grazie ai fondi che aveva già in cassa: 235mila euro, di cui un acconto di 94mila euro e 141mila euro economie derivanti dal Reis (Reddito di inclusione sociale). Già con i buoni spesa erogati nei mesi scorsi dal Comune, e sempre legati all’emergenza da coronavirus, nella cittadina e nella frazione costiera è emersa in maniera chiara una forte crescita dei nuovi poveri.

In prima fila, anche questa volta, a fornire un aiuto concreto e costante, c’è stata la Caritas diocesana Ogliastra, guidata da don Giorgio Cabras, sempre in prima linea per garantire un servizio ai bisognosi.

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