La Nuova Sardegna

Nuoro

raccolta fondi pro ospedale 

Il coro Su Nugoresu corre in aiuto del San Francesco

Il coro Su Nugoresu corre in aiuto del San Francesco

NUORO. Oltre 200 dischi per aiutare l’ospedale San Francesco, il coro Su Nugoresu chiude con successo la campagna benefica ideata durante l’emergenza Covid. A consegnare l’intero ricavato della...

10 luglio 2020
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NUORO. Oltre 200 dischi per aiutare l’ospedale San Francesco, il coro Su Nugoresu chiude con successo la campagna benefica ideata durante l’emergenza Covid. A consegnare l’intero ricavato della vendita benefica nelle mani della direttrice della Assl Grazia Cattina, della direttrice dell’ospedale Antonella Tatti e del medico di direzione Amjad Al Omarj, è stato il presidente dell’Accademia Gianfranco Carta: «Un’idea nata con l’obiettivo – ha commentato il presidente del coro Su Nugoresu – di dare un contributo ancora più significativo a chi in questo periodo ne aveva veramente un estremo bisogno. L’iniziativa nasce e si sviluppa grazie alla messa in vendita, a prezzo simbolico, di un disco al quale noi tutti del coro siamo molto legati: “Cantones de pache e de amore”. Siamo particolarmente affezionati a questa pubblicazione – spiega ancora Gianfranco Carta – perché si tratta dell’ultimo lavoro inciso sotto la guida del nostro indimenticato maestro Tonino Puddu. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non grazie alla disponibilità di tantissime attività commerciali della città e di ogni settore che ringraziamo una per una per aver ospitato il nostro disco, insieme a tutte quelle persone che acquistando le nostre canzoni hanno contribuito alla riuscita di questa nostra iniziativa. Quest’anno compiamo trent’anni di attività corale e anche se il Covid per ora ci ha impedito di festeggiare a dovere con diversi appuntamenti, siamo orgogliosi di aver potuto proprio quest’anno dare una mano alla nostra città, siamo un gruppo storicamente sempre attento alla solidarietà». L’iniziativa è nata sotto la citazione dal maestro Puddu: «Pro chi siat sa bida unu beranu», una frase ben augurante che il coro ha portato sempre con se e che in questa occasione ha voluto dedicare a chi ha sofferto e lottato in prima linea contro il Covid.

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