Ex Artiglieria, comincia il futuro
di Luciano Piras
Il sottosegretario Calvisi alla cerimonia di cessione della caserma Loy nelle mani del Comune
11 luglio 2020
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NUORO. «La cerimonia di oggi rappresenta un’ulteriore e importante conferma dell’azione sinergica che la Difesa e la Regione Sardegna stanno mettendo in atto nella razionalizzazione e ristrutturazione delle infrastrutture dell’Esercito, con la contestuale riallocazione di immobili sul territorio». È con queste parole che il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi suggella una giornata storica per Nuoro e i nuoresi. È di ieri mattina, infatti, la cerimonia di consegna ufficiale dell’ex Artiglieria di viale Sardegna al Comune barbaricino. Ultimo passaggio formale, e ora definitivo, dalle mani dell’Esercito a quelle del Comune, dopo la consegna da parte del Comune all’Esercito della nuova caserma di Pratosardo, nel febbraio del 2018.
«Finalmente restituiamo alla città un’area che dal 1932 era una zona militare inaccessibile ai cittadini» dice orgoglioso il sindaco Andrea Soddu davanti alle autorità militari, in primis il generale di Divisione Francesco Olla, comandante del Comando militare Esercito Sardegna. «Sei ettari – prosegue il sindaco di Nuoro – che saranno a disposizione dei nuoresi grazie a un progetto di riqualificazione urbana e sociale che mette al centro tre assi fondamentali: sport, ambiente e cultura. L’Artiglieria diventerà la casa del sapere con gli investimenti legati all’università, ma anche dello sport e del tempo libero con la realizzazione di strutture e di parchi che possono ospitare bambini e anziani».
«Una concreta risposta alle richieste degli amministratori locali, in accordo con le singole realtà economico-sociali e con gli interessi strategici del Paese» aggiunge il sottosegretario Calvisi. «Ringrazio il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu e tutti coloro che in questi anni hanno lavorato intensamente per arrivare al risultato di oggi, la cessione della caserma Loy alla città di Nuoro. Un esempio positivo di sinergia tra le istituzioni, che porta valore aggiunto a questa bella città» sottolinea Calvisi.
Con il sottosegretario alla Difesa, anche la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, nuorese cresciuta in città fino all’età di 17 anni. «Ma soltanto oggi ho modo di visitare quest’area» dice al microfono subito dopo gli interventi dell’assessore regionale agli Enti locali Quirico Sanna, della prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese e del presidente del consiglio comunale Fabrizio Beccu. Presenti tra il pubblico diverse autorità civili, militari e religiose. La giunta comunale, alcuni consiglieri e anche l’ex sindaco Alessandro Bianchi, protagonista pure lui dell’iter chiuso ieri con la consegna ufficiale dell’Artiglieria, un lungo iter partito con l’accordo di programma firmato nel 1997 dall’allora sindaco Carlo Forteleoni, poi sostenuto anche dall’amministrazione di Mario Demuru Zidda.
«Qui, come in altre realtà locali italiane – riprende Calvisi –, si è dunque compiuta una proficua opera di razionalizzazione delle risorse. Si è concretizzata una collaborazione dalla duplice valenza, perché oltre a soddisfare la sempre più sentita esigenza di ottimizzare le risorse militari, l’atto odierno contribuisce a sostenere lo sviluppo degli enti territoriali, favorendo altresì la crescita delle imprese e l’erogazione dei servizi ai cittadini».
Mentre Carla Pacchiano, capo delegazione Fai Nuoro, annuncia le prossime visite guidate in questo storico complesso costruito alla fine degli anni Venti, l’ingegner Francesco Licheri illustra il progetto di riqualificazione complessiva dell’intera area (per i lavori sono a disposizione 12milioni di euro): «In posizione nodale, confine tra la città “nuova” e la città storica, uno spazio sconosciuto quasi totalmente. L’intervento proposto – spiega Licheri – ha l’obiettivo primario di recuperare il contatto con i cittadini, attraverso l’apertura di nuovi accessi e la demolizione di porzioni di mura lungo tutto il perimetro, al fine di rendere il nuovo spazio un luogo ri-connesso con la città e con le aree adiacenti come il Quadrivio, anch’esso oggetto di intervento, non più luogo di separazione ma punto di coesione e aggregazione sociale». «Le armi che erano in questi spazi sono state portate altrove – chiude infine il sindaco Andrea Soddu –. Oggi qui abbiamo le armi per costruire il nostro futuro. Questa è una giornata di festa per Nuoro e i nuoresi perché oggi il sogno è diventato realtà».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Finalmente restituiamo alla città un’area che dal 1932 era una zona militare inaccessibile ai cittadini» dice orgoglioso il sindaco Andrea Soddu davanti alle autorità militari, in primis il generale di Divisione Francesco Olla, comandante del Comando militare Esercito Sardegna. «Sei ettari – prosegue il sindaco di Nuoro – che saranno a disposizione dei nuoresi grazie a un progetto di riqualificazione urbana e sociale che mette al centro tre assi fondamentali: sport, ambiente e cultura. L’Artiglieria diventerà la casa del sapere con gli investimenti legati all’università, ma anche dello sport e del tempo libero con la realizzazione di strutture e di parchi che possono ospitare bambini e anziani».
«Una concreta risposta alle richieste degli amministratori locali, in accordo con le singole realtà economico-sociali e con gli interessi strategici del Paese» aggiunge il sottosegretario Calvisi. «Ringrazio il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu e tutti coloro che in questi anni hanno lavorato intensamente per arrivare al risultato di oggi, la cessione della caserma Loy alla città di Nuoro. Un esempio positivo di sinergia tra le istituzioni, che porta valore aggiunto a questa bella città» sottolinea Calvisi.
Con il sottosegretario alla Difesa, anche la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, nuorese cresciuta in città fino all’età di 17 anni. «Ma soltanto oggi ho modo di visitare quest’area» dice al microfono subito dopo gli interventi dell’assessore regionale agli Enti locali Quirico Sanna, della prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese e del presidente del consiglio comunale Fabrizio Beccu. Presenti tra il pubblico diverse autorità civili, militari e religiose. La giunta comunale, alcuni consiglieri e anche l’ex sindaco Alessandro Bianchi, protagonista pure lui dell’iter chiuso ieri con la consegna ufficiale dell’Artiglieria, un lungo iter partito con l’accordo di programma firmato nel 1997 dall’allora sindaco Carlo Forteleoni, poi sostenuto anche dall’amministrazione di Mario Demuru Zidda.
«Qui, come in altre realtà locali italiane – riprende Calvisi –, si è dunque compiuta una proficua opera di razionalizzazione delle risorse. Si è concretizzata una collaborazione dalla duplice valenza, perché oltre a soddisfare la sempre più sentita esigenza di ottimizzare le risorse militari, l’atto odierno contribuisce a sostenere lo sviluppo degli enti territoriali, favorendo altresì la crescita delle imprese e l’erogazione dei servizi ai cittadini».
Mentre Carla Pacchiano, capo delegazione Fai Nuoro, annuncia le prossime visite guidate in questo storico complesso costruito alla fine degli anni Venti, l’ingegner Francesco Licheri illustra il progetto di riqualificazione complessiva dell’intera area (per i lavori sono a disposizione 12milioni di euro): «In posizione nodale, confine tra la città “nuova” e la città storica, uno spazio sconosciuto quasi totalmente. L’intervento proposto – spiega Licheri – ha l’obiettivo primario di recuperare il contatto con i cittadini, attraverso l’apertura di nuovi accessi e la demolizione di porzioni di mura lungo tutto il perimetro, al fine di rendere il nuovo spazio un luogo ri-connesso con la città e con le aree adiacenti come il Quadrivio, anch’esso oggetto di intervento, non più luogo di separazione ma punto di coesione e aggregazione sociale». «Le armi che erano in questi spazi sono state portate altrove – chiude infine il sindaco Andrea Soddu –. Oggi qui abbiamo le armi per costruire il nostro futuro. Questa è una giornata di festa per Nuoro e i nuoresi perché oggi il sogno è diventato realtà».
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