La Nuova Sardegna

Nuoro

Olzai, terremoto in giunta: la sindaca silura l’assessora

di Michela Columbu
Olzai, terremoto in giunta: la sindaca silura l’assessora

Scontro sulle modalità dell’intitolazione dell’aula consiliare ad Antonio Dore Ieri Ester Satta ha rimosso Luciana Siotto e nominato Giovanni Morisano

14 luglio 2020
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OLZAI. Terremoto, a pochi mesi dalla fine del mandato amministrativo, nella giunta e nella maggioranza in consiglio comunale che risponde alla sindaca Ester Satta. Luciana Siotto, assessora al Lavoro e attività produttive, è stata rimossa dall’incarico e al suo posto è stato nominato il consigliere comunale Giovanni Morisano. Il decreto, firmato dalla sindaca porta la data di ieri mattina ed è motivato con il «venir meno del rapporto di fiducia - come si legge nel documento - in merito alla idoneità dell’assessore a perseguire gli obiettivi amministrativi fissati nel programma di mandato».

Una estromissione che gela i rapporti all’interno della maggioranza, che già nei giorni scorsi aveva dato segnali di disaccordo durante i due ultimi consigli comunali, riguardanti la proposta di intitolazione della sala consiliare a Antonio Dore avanzata dalla prima cittadina. Ad essere contestate, da parte di Luciana Siotto, Francesco Noli e Giampiera Moro sono state soprattutto le modalità con le quali la sindaca avrebbe preso la decisione che sarebbe dovuta passare da un percorso di condivisione popolare e istituzionale molto più ampio. Perplessità che sono state sollevate anche dai componenti dell’opposizione durante gli stessi consigli comunali, i quali hanno precisato che il disappunto non era sulla personalità di Antonio Dore, a cui peraltro Olzai, durante il mandato di Tonino Ladu, aveva già deliberato di intitolare nel 2011 una strada nel rione Gheddesai, (a seguito di volontà unanime del consiglio comunale), quanto sulle modalità decisionali, poiché la intitolazione della sala consiliare dovrebbe passare da una proposta condivisa, dallo studio e approfondimento della vita della personalità a cui si vorrebbe intitolare, trattandosi appunto del luogo istituzionalmente più importante e di rappresentanza massima. Ma il diniego maggiore è sulla tempistica con cui si è deciso di adottare questo provvedimento, praticamente a legislatura chiusa e prorogata eccezionalmente per via del Covid.

Così l’estromissione dell’assessora Luciana Siotto, secondo lo stesso consigliere di maggioranza Francesco Noli, arriva per poter raggiungere l’obiettivo della intitolazione in maniera tranquilla, attraverso una delibera di giunta. «Non posso che individuare la causa della revoca nel penultimo consiglio comunale che doveva dare suggerimenti alla giunta su una proposta dell’ultim’ora - spiega Noli -. Insomma ciò che molti, in maggioranza e minoranza temevano, e cioè che la proposta potesse essere intesa come una sorta di strumentalizzazione del nome prestigioso di Antonio Dore, lo ha dimostrato palesemente lei stessa (la sindaca ndc) con questa velocità supersonica con cui ha voluto sigillare la partita».

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