La Nuova Sardegna

Nuoro

Canile, dopo dieci giorni si sblocca il caso acqua

di Giovanni Melis
Canile, dopo dieci giorni si sblocca il caso acqua

Fonni, l’odissea per riottenere l’erogazione del servizio: tra telefonate e richieste Il proprietario della struttura: «Spero che non ci ricapiti una situazione così»

17 luglio 2020
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FONNI. E dopo dieci giorni, l’acqua riprese a sgorgare. Ma non cancellò sacrifici, telefonate, segnalazioni, mail, corse e tanta fatica per evitare che cento bestiole patissero sete e mancanza di igiene. Perché gli ultimi dieci giorni al canile di Fonni, sono stati veramente complicati; riottenere l'erogazione dell'acqua è stata una via crucis di burocrazia e lavori. Così Cristoforo Coccolone, proprietario della struttura che serve una serie di comuni, può tirare un sospiro di sollievo.

E assieme a lui anche l’hotel Miramontes, che nei giorni scorsi hanno dovuto combattere una piccola battaglia per riottenere l’erogazione dell'acqua. Complici dei lavori alla rete di conduzione e qualche altra disavventura, sta di fatto che fino a ieri, dai rubinetti non sgorgava neppure una goccia d'acqua. l canile esiste da circa vent'anni e serve numerosi comuni, svolgendo un servizio essenziale. Per questo il gestore ha sempre adottato ogni cautela, anche sotto il profilo del l'approvvigionamento idrico.

«In genere – spiega Cristoforo Coccollone – qualche disservizio c’è sempre stato, in particolare con l'arrivo dell'estate. Ma abbiamo sempre sopperito grazie ad un serbatoio di 5000 litri, che ci consente di andare avanti per qualche giorno. Ma stavolta il problema è stato più complesso del previsto». Dopo essersi accorto che la scorta d’acqua era terminata, Coccollone ha contattato Abbanoa spa, che ha cercato di risolvere il problema. Ma tra un intervento e l’altro, di acqua nemmeno l'ombra. «Posso capire – aggiunge Coccollone – che vi siano problemi di rete e difficoltà di vario genere, ma in una situazione simile mi sarei aspettato un intervento con autobotte o comunque una soluzione a breve». I giorni passano e il titolare della struttura si arrangia come può. «Ho contattato dei privati per ottenere un trasporto idrico – evidenzia – con un sensibile aumento dei costi. Nel frattempo ho risentito Abbanoa, ho contattato il comune di Fonni e qualche altro ente. Con numerosi sacrifici sono riuscito a portare acqua a sufficienza al canile, senza che però il problema alla rete venisse risolto». Ieri finalmente il ritorno dell’acqua, con il lento ritorno alla normalità per il canile fonnese. «Spero che in futuro – conclude Cristoforo Coccolone – non ci capiti più una esperienza di questo tipo. Confido nella volontà di Abbanoa di monitorare la rete e di assicurarci una soluzione di emergenza qualora dovesse capitare una situazione simile». Ora i tecnici di Abbanoa stanno studiando il problema; tra le cause ipotizzate ci sono la rete di conduzione logora e qualche danneggiamento legato ad allacci abusivi, che spesso creano cali pressori nel flusso idrico.

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