La Nuova Sardegna

Nuoro

Loculi, pecorino da record orgoglio della Sardegna

di Kety Sanna
Loculi, pecorino da record orgoglio della Sardegna

Domenica il “Gigante del Cedrino” si è aggiudicato il Guinness World Record  Il sindaco Luche: «La vera sfida è stata unire tutti gli allevatori del territorio»

21 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATA A LOCULI. Il Comune di Loculi, domenica sera è entrato negli annali del Guinness World Record con il formaggio di pecora più grande del mondo. In una cornice incantevole, ai piedi del santuario di Sa Defensa, alla periferia del paese, è stata festa grande con centinaia di persone giunte da tutta la Baronia e dalle vicine coste. L’arrivo del “gigante del Cedrino” è stato annunciato dal suono delle sirene e dei clacson delle auto che dal caseificio di Onifai lo hanno scortato fino al santuario. Momenti di suspence e alle 19 l’atteso verdetto. Il giudice Lorenzo Veltri ha stabilito il nuovo record certificando di questo maestoso pecorino sardo con oltre 12 mesi di stagionatura, il peso: 589,5 chilogrammi; la dimensione: 165 centimetri di diametro; l’altezza: 60 centimetri. Una forma di formaggio carico di significati, perché oltre ad essere “gigante” rappresenta il comparto, la storia, la cultura di un intero territorio. Alessandro Luche, sindaco del centro più piccolo della Valle del Cedrino, con i suoi 500 abitanti, all’interno del circuito di Primavera in Baronia con il pecorino gigante, ha dato lustro al comparto economico portante del territorio, la pastorizia. Ne è la prova il caseificio La Rinascita di Onifai che dà lavoro a 150 persone dei comuni della zona.

Da Loculi è partito un messaggio di speranza per l’intero comparto: si è parlato di pecorino come espressione di forza, soprattutto dopo la sofferenza della crisi del latte, nonostante, proprio il caseificio la Rinascita sia uno dei pochi che ha continuato a pagarlo a un prezzo congruo. “Il Gigante della Valle del Cedrino”, vero protagonista della scena, rappresenta il culmine di un progetto ampio che ha messo insieme tante energie e realtà produttive del territorio; è il simbolo del riscatto degli allevatori della bassa Baronia e la dimostrazione che anche i piccolo centri, quando si uniscono, possono raggiungere risultati straordinari. Domenica a Loculi la pastorizia ha vinto una grande scommessa a nome di tutti i sardi.

Alessandro Luche e la sua amministrazione sono stati gli artefici di questo progetto. Una sfida lanciata anni fa, organizzata con la Camera di commercio per animare il territorio durante l’evento “Primavera in Baronia” e far conoscere un grande patrimonio culturale e tradizionale. Così, 50 pastori di Loculi, Orosei, Irgoli, Onifai e Galtellì, guidati dai maestri casari, Pietro Deledda e Luigi Costa, hanno lavorato per ore, in piazza, centinaia di litri di latte per dare vita a un formaggio imponente e gustosissimo che domenica sera è stato possibile degustare, accompagnato da un ottimo vino. «Mai vista tanta gente a Loculi – ha detto orgoglioso ed emozionato il sindaco Luche –. Mi onora davvero portare in alto il simbolo di questo territorio. Un’idea partita nel 2017 come sfida, per raggiungere un record regionale, seppur non certificato, usando 1500 litri di latte. Poi nel 2018 si era provato con 1650 litri e, infine, l’anno scorso abbiamo voluto osare con 4650 litri. Credo che il primato l’abbiamo raggiunto con l’unione degli allevatori, i veri protagonisti di questa manifestazione che, dopo l’incredulità iniziale hanno accolto la proposta. La prima grande sfida vinta – ha aggiunto il primo cittadino – è essere riusciti a metterli insieme. Abbiamo voluto osare, perché il fatto di lavorare il latte in piazza ci ha dato la possibilità di far vedere quanto la pastorizia abbia una sua importanza. Questo traguardo è motivo d’orgoglio per tutti. È il simbolo di tutto il Nuorese e della Sardegna nel mondo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative