La Nuova Sardegna

Nuoro

Quattordicimila firme per il diritto alla sanità

di Giusy Ferreli
Quattordicimila firme per il diritto alla sanità

Lanusei, da ieri sul tavolo dell’assessore Nieddu petizione per potenziare i servizi Corrias e Burchi: ospedale e ambulatori in stato d’abbandono, serve una svolta 

22 luglio 2020
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LANUSEI. Quattordicimila firme con la pressante richiesta del potenziamento dei servizi sanitari in Ogliastra e il riconoscimento del diritto alla salute da ieri si trovano nella scrivania dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu. A firmare l’appello, consegnato materialmente ieri mattina in assessorato dai comitati “Ogliastra svegliati” e “Tutti uniti per l’ospedale ogliastrino”, dal consigliere regionale dem e sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, e dal suo collega di Lanusei e presidente della conferenza sociosanitaria, Davide Burchi, altrettanti cittadini ogliastrini. Preoccupati per lo stato in cui versa la sanità ma non solo.

Nella lettera che accompagna le firme, raccolte negli ultimi tempi nei 23 paesi dell’ex provincia, il sodalizio fa riferimento allo “stato di abbandono” in cui versano non soltanto i servizi sanitari, territoriali e ospedalieri, ma anche il sistema dei trasporti e la viabilità. “Chiediamo – si legge nel documento degli attivisti – che venga rispettato l’articolo 32 della Costituzione che garantisce il diritto alla salute per tutti i cittadini. Chiediamo più attenzione per il nostro territorio, chiediamo che l’intera giunta regionale si attivi d’ora in avanti per la tutela della sanità e per il miglioramento delle comunicazioni stradali e portuali”. Le criticità, d’altra parte, non mancano. Sul fronte della sanità non solo alcuni reparti dell’ospedale di Lanusei sono in affanno per la cronica carenza di medici e rischiano la chiusura ma le liste d’attesa per esami e visite specialistiche continuano a registrare tempi biblici mentre, addirittura, le liste per la tac sono ancora chiuse.

Per ciò che riguarda la viabilità e le comunicazioni la Nuova statale 125 continua a rimanere un miraggio ed anche il porto di Arbatax ha vissuto tempi migliori. Corrias e Burchi dal canto loro non si sono limitati ad accompagnare i sottoscrittori della petizione a Cagliari ma sostengono la denuncia dei cittadini. “Siamo al loro fianco in questa battaglia sacrosanta” dicono in coro i due amministratori locali che già in sede di assemblea dei sindaci hanno chiesto un maggior impegno da parte dell’esecutivo Solinas nei confronti di un territorio che paga lo scotto dell’isolamento con la fuga dei giovani verso la Penisola e l’estero e lo spopolamento.

Una situazione davvero drammatica, fotografata in maniera impietosa dagli ultimi dati sulla popolazione residente che danno l'Ogliastra in costante decremento demografico. Con i servizi essenziali a rischio aumenta in maniera esponenziale la possibilità che tanti altri ogliastrini scelgano la strada dell'emigrazione.

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