La Nuova Sardegna

Nuoro

Lapia: «L’Anac indaghi sul reparto fantasma»

di Giusy Ferreli
Lapia: «L’Anac indaghi sul reparto fantasma»

La deputata cinquestelle ha chiesto un incontro con l’autorità anticorruzione «Spesi 850mila euro. Perché a Lanusei Emodinamica è ancora chiuso?»

23 luglio 2020
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LANUSEI. Non c’è pace per la sanità ogliastrina. A finire nell’occhio del ciclone stavolta è l’Emodinamica dell’ospedale che dopo impegni e promesse è ancora al palo. I cavilli burocratici che si sono affastellati hanno impedito la sua riapertura. E mentre la pratica oggi approderà in Commissione sanità per un’interpretazione autentica della legge sulla riorganizzazione ospedaliera – interpretazione necessaria ad un ulteriore accreditamento del servizio – la deputata pentastellata Mara Lapia ha chiesto un incontro al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. «Dalla protesta dei cardiopatici per l’apertura di Emodinamica sono passati diversi mesi. Invano, perché il Nostra signora della Mercede non può ancora far affidamento sul servizio, già collaudato ed entrato in funzione con risultati positivi per un breve periodo», ha attaccato la parlamentare dei 5 stelle che ha chiesto un confronto con il presidente Francesco Merloni. «A fronte dell’inerzia che sta caratterizzando questa annosa vicenda – ha sottolineato Lapia – ben lontana dall’essere risolta visto che si è in attesa di un secondo accreditamento, ho chiesto un incontro al presidente dell’Anac per sapere quali iniziative ha portato avanti al fine di verificare la correttezza della spendita di soldi pubblici».

Lapia, che già in passato era intervenuta nell’aula di Montecitorio, a gennaio si è rivolta sia all’Anac sia alla Procura di Lanusei. «La sala – ha ribadito – è costata 850 mila euro di fondi comunitari che se fossero stati amministrati con diligenza e responsabilità, garantirebbero oggi un servizio essenziale per la cura dei pazienti cardiopatici». Secondo quanto segnalato in un primo esposto formale, presentato a gennaio all’Anac all’indomani dello sciopero della fame e dei farmaci salvavita di un gruppo di cardiopatici ogliastrini, il servizio ha già avuto un accreditamento ed è stato funzionale per circa 8 mesi, con il supporto degli esperti dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. «Nell’attesa dell’accreditamento presso l’Hub di Nuoro, l’attività resta sospesa. In questo periodo di non operatività della sala, tra l’altro, sono stati impiegati ulteriori fondi pubblici per garantire l’assistenza ai pazienti cardiopatici presso i presidi ospedalieri di Nuoro e Cagliari. Ulteriori ritardi – conclude Lapia – non sono più ammissibili». Dopo il pronunciamento dei componenti della commissione sanità il caso passerà al vaglio del Consiglio regionale per la ratifica definitiva. Chi non ha perso le speranze è il sindaco di Lanusei Davide Burchi che ha sempre sostenuto le ragioni della protesta dei cardiopatici guidati dal presidente degli “Amici del cuore”, Francesco Doneddu. «È arrivato il momento di scrivere la parola fine su questa vicenda. La Regione – ha detto Burchi – deve tener fede agli impegni presi».

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