La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, canoe sul lago Cedrino: il nuovo turismo

di Nino Muggianu
Dorgali, canoe sul lago Cedrino: il nuovo turismo

Escursioni in mezzo a una natura incontaminata. L’entusiasmo dei visitatori dalla penisola

25 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





DORGALI. Il lago Cedrino preso d’assalto dai turisti e non solo isolani. Paradossalmente, il lockdown sembra abbia avvantaggiato il turismo sull’invaso. Ieri nell’arco dell’intera giornata, non meno di un centinaio di canoe hanno solcato le acque del lago, lungo i 5 chilometri che da Perda Othoni, in territorio del comune di Dorgali arriva fino a qualche centinaio di metri dalle fonti di Su Gologone, a Oliena. I colori sgargianti delle canoe si riflettevano nel verde intenso del lago mentre le voci di ammirazione dei tanti vogatori, molti dei quali chiaramente alla prima esperienza, riecheggiavano in una cornice mozzafiato. I più fortunati, con i loro cellulari sono riusciti anche a catturare le immagini dei mufloni scesi dal monte per dissetarsi. Una piccola boccata di ossigeno con la speranza che qualcosa stia finalmente cambiando in senso positivo, dopo il periodo più nero da quando le tre società, due di Dorgali e una di Oliena che operano nel campo del noleggio delle canoe, hanno iniziato le loro attività. “Canales” di Nanni Nieddu che per primo ebbe l’idea di noleggiare le canoe ai turisti, l'Ecoparco Neulè di Giampiero Gisellu entrambe di Dorgali e la docietà Le Fonti di Oliena, in questi giorni stanno lavorando discretamente. Ieri era davvero uno spettacolo.

Un ottimo segnale per un uno dei variegati settori che il turismo del territorio del comune di Dorgali offre. Non solo mare, dunque, ma anche escursioni di vario genere in montagna e al lago, settore che stranamente le varie amministrazioni del paese, però, non hanno mai incentivato. Una risorsa e una ricchezza che non è mai stata valorizzata come, invece, avrebbe meritato. «Ma forse è meglio così – commenta Paolo, un turista che in canoa sul lago ha portato oltre che la moglie anche un bambino di tre anni –. Qui, tutto è solo natura e fa ricordare i fiordi della Norvegia. Un incanto. Quando rientreremo a casa, a Firenze, faremo sicuramente pubblicità».

«Felicemente stanco per il grande giro che abbiamo fatto a partire dal pontile di Francesco Nieddu fino a Su Gologone, dove abbiamo bevuto una meritatissima birra fredda – dice grondante di sudore il signor Achille Spaggiari arrivato per un periodo di vacanza in Sardegna dall’Emilia Romagna –. È stata un’esperienza bellissima. Andare in canoa in un paradiso incontaminato ricco di fiori e piante incastonati fra le pareti bianche a picco sul lago. Abbiamo scelto il percorso che termina nella stupenda gola de Su Gologone. Lungo il tragitto si ternavano paesaggi completamente diversi fra di loro: piccole grotte bianche e un gioco continua di insenature nel verde più profondo – aggiunge Achille Spaggiari ancora meravigliato da tanta bellezza –. Montagne non tanto alte fatte come delle canne di un organo, come matite tutte allineate. Fra una pagaiata e l’altra si vedevano i pesci saltare, tante anche le tartarughe. Al rientro – conclude il turista – eravamo un po’ stanchi ma entusiasti. Abbiamo lasciato le canoe a Francesco della società Canales, con noleggiatori tanto gentili e ospitali, riproponendoci di tornare ancora, perché ne è valsa veramente la pena».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative