La Nuova Sardegna

LANUSEI. Quattordici progetti conclusi o in corso di realizzazione per un importo totale di quasi 12 milioni di euro, 212 mila ore di lavoro, 113 famiglie per un anno senza problemi di busta paga. Sono questi i numeri del grande cantiere aperto dalla diocesi di Lanusei con le risorse derivanti dalla quota dell’otto per mille assegnate dalla Cei (conferenza Episcopale Italiana) alla Chiesa ogliastrina. Risorse straordinarie, aggiuntive rispetto a quelle ordinarie che per il 2019 hanno portato all’ombra della cattedrale di Santa Maria Maddalena 436mila euro per esigenze di culto e pastorale, 420mila per interventi caritativi e 559.828 euro per stipendi dei preti. Il vescovo Antonello Mura ha ancora una volta aperto registri e libri contabili per far conoscere importi e destinazione dei soldi di cui la diocesi dispone a vario titolo. «Anche per la Chiesa rendere conto di come vengono amministrate le risorse pubbliche rappresenta – dice il presule – un modo aperto ed eticamente corretto di gestire il denaro, che consente anche di valutare la coerenza tra destinazione dei finanziamenti e le azioni che la Chiesa stessa intraprende nei molteplici campi in cui svolge la propria missione». Soldi cash finiti in opere avviate o pronte a esserlo nei comuni di Escalaplano, Girasole, Lanusei, Perdasdefogu, Sadali, Tortolì, Triei, Urzulei e Villaputzu. La parte del leone la fa Tortolì con quattro progetti: il campanile della chiesa di San Giorgio di Arbatax (spesa prevista 300mila euro, il 75% a carico della Cei, 25% della parrocchia); l’oratorio interparrocchiale (costo totale 1.700mila, di cui 1.350mila euro dalla Regione e 350mila dalla diocesi); il centro interparrocchiale (2.692.862 euro di cui dalla Cei 1.669mila euro e 1.023.862 dalla diocesi); restauro dell’ex Episcopio (complessivamente 2.250mila euro: di cui 1.200.000 euro di fondi statali, 900mila regionali e 150mila fondi diocesani). A Escalaplano saranno destinati 650mila euro (75% del Cei, e 25% della parrocchia) per la costruzione di un nuovo salone e alcune aule nell’area di Santa Barbara. Il Comune di Girasole ha in avanzato corso di realizzazione i lavori per la costruzione di un nuovo centro parrocchiale dotato di salone, aule e la nuova casa canonica (926.952 euro, di cui 75% risorse dalla Cei, 25% da parrocchia e diocesi). Il mese scorso sono cominciati a Perdasdefogu i lavori di restauro della chiesa parrocchiale (200mila euro di cui 140mila dalla Cei e 60mila dal Comune). A Sadali lo scorso gennaio conclusa la costruzione della nuova casa parrocchiale per un importo di 871.135 euro di cui il 75% dalla Cei, il resto dalla parrocchia e dalla diocesi.

A Triei il restauro chiesa dei Santi Cosma e Damiano con 186.839 euro: 130.857 euro dalla Cei e 56.082 dalla parrocchia 56.082. In fase di ultimazione il restauro della parrocchiale di Urzulei ( importo complessivo 365mila euro, di cui 150mila risorse Cei e 150mila dalla Regione). Tre interventi “minori” a Lanusei: iniziati e conclusi l’anno scorso i lavori di ristrutturazione dell’ex istituto magistrale trasformato in centro famiglia, già operativo, l’oratorio e la “libreria Ogliastra” per una spesa complessiva di quasi 300 mila euro (di cui il 70% dalla Cei e 30% dalla diocesi).

L’adeguamento degli spazi della curia e dell’episcopio è costato poco più di 192mila euro (70% a carico della Cei, il resto della diocesi). Stanno per partire i lavori di ristrutturazione di una parte del seminario per un costo complessivo dell’opera di 272mila euro (70% Cei e 30% diocesi). La diocesi non si è trasformata in centro per l’impiego, ma sicuramente con questi macrointerventi, che si aggiungono ad altri minori – l’anno scorso nelle sue 35 parrocchie ha effettuato anche opere di restauro e manutenzione di pronto intervento per oltre 140mila euro – ha vivacizzato non poco il mercato del lavoro locale.