La Nuova Sardegna

Nuoro

«Basta tagli: vogliamo un pediatra»

di Giovanni Melis
«Basta tagli: vogliamo un pediatra»

Belvì, la battaglia dei sindaci barbaricini arriva sul tavolo dell’assessore Nieddu

03 settembre 2020
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BELVì. Prosegue la lotta, nella Barbagia di Belvì, per l'assegnazione di un pediatra. Nei giorni scorsi il problema era stato sollevato da alcune mamme di Desulo che hanno affidato le loro preoccupazioni a una nota con la quale sollecitavano l’Ats per la nomina dello specialista. I problemi sono seri: decine di bambini si ritrovano senza poter essere seguiti con criteri di prossimità. Uguali problemi sono stati lamentati ad Aritzo, Belvì, Gadoni e Meana Sardo. I sindaci dei cinque centri hanno quindi accolto la proposta di Sebastiano Casula, sindaco di Belvì di agire direttamente presso l'assessore regionale. Le doglianze partono da lontano, ovvero dall'inverno scorso. Dopo la partenza del dottor Podda, che seguiva i bimbi di ogni età nei poliambulatori di Desulo ed Aritzo, dopo alcuni tentativi di nomina da parte della Assl di Nuoro, nessun medico è stato individuato. «Siamo in una situazione grave – spiega il sindaco di Belvì Sebastiano Casula – che ci porta a dover interessare direttamente l’assessore Mario Nieddu, al quale chiederemo risposte. I nostri territori sono già falcidiati dalla piaga dell’isolamento e della carenza di servizi e l’aggiungersi di ulteriori deficit in servizi come la sanità, ma il discorso varrebbe anche per l'istruzione, rende invivibile la situazione per le famiglie. Parliamo di tanti bambini del territorio che hanno bisogno di visite specialistiche. Siamo grati ai medici di famiglia per il lavoro che fanno, ma non basta». Per Casula serve una direttiva specifica da parte della Regione, vista la delicatezza del fenomeno.

«Confidiamo in un autorevole intervento regionale – aggiunge Casula – poiché è in gioco la salute della risorsa più preziosa che abbiamo, ovvero i nostri bambini. Non potrà sfuggire allo stesso assessore, che queste zone subiscono tante penalizzazioni inaccettabili e questa è una di esse". Dura la presa di posizione anche del sindaco di Gadoni Francesco Mario Peddio che rileva come «la presenza del pediatra nel territorio è di fondamentale importanza. Ci si lamenta delle poche nascite, ma per i pochi bimbi che nascono, appare singolare che venga negato il diritto ad avere un medico specialista». Nel frattempo, sul fronte sanità si muove qualcosa. Al poliambulatorio di Aritzo a breve inizieranno le visite di altre due specializzazioni: urologia ed endocrinologia.

«Il dottor Farci e la dottoressa Gattu – dice il sindaco Gualtiero Mameli – saranno presto operativi presso la nostra struttura. Una buona notizia in tempi in cui la sanità è in difficoltà. Attendiamo ovviamente notizie per lo specialista in pediatria». Notizie che si attendono anche a Desulo dove, il gruppo delle mamme non intende demordere e annuncia ulteriori iniziative per riavere lo specialista anche al poliambulatorio di Desulo.

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