La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, 530mila euro per il piano San Gemiliano

di Lamberto Cugudda
Tortolì, 530mila euro per il piano San Gemiliano

Il progetto punta a mitigare i problemi di erosione e frane del promontorio L’assessore Cattari: «È un importante passo per salvaguardare la costa»

03 settembre 2020
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TORTOLÌ. Con 530mila euro si interverrà nel promontorio costiero di san Gemiliano, sotto la torre spagnola, in una fascia costiera (sia verso la baia di Porto Fraolis sia verso quella di san Gemiliano) di lunghezza stimabile in 450 metri. Il tutto rientra negli interventi di difesa da rischio idrogeologico nel territorio della cittadina costiera. Alcuni mesi fa, l’amministrazione comunale di Tortolì-Arbatax, guidata dal primo cittadino Massimo Cannas, ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico- economica, per un grande intervento nel sopracitato promontorio costiero di San Gemiliano, sia sotto la torre spagnola e sia nei versanti di Porto Frailis e di san Gemiliano. Sono previsti interventi di ingegneria naturalistica «atti a mitigare il pericolo di erosione e scoscendimenti».

L’area in oggetto è pari a circa 35mila metri quadrati, ma sulla base dei sopralluoghi svolti «si ritiene che solo una parte richieda, con particolare livello di priorità, l’esecuzione di interventi di mitigazione e messa in sicurezza». Le aree caratterizzate dalle criticità maggiori, viene rimarcato, risultano le porzioni di falesia associate alle insenature più importanti «localizzate rispettivamente a ovest, sud ed est della propaggine del promontorio di San Gemiliano». Rispetto a tali zone si evidenzia la presenza di blocchi sciolti «e accumuli detritici potenzialmente associabili a fenomeni di distacco/scivolamento/rotolamento verso valle».

Gli obiettivi del progetto consistono nella realizzazione di specifici interventi «atti a mitigare il fenomeno di erosione e scoscendimento (movimento franoso improvviso con crollo di blocchi e di intere pareti rocciose, ndr) del promontorio ed aumentare la sicurezza dei luoghi, il tutto nel rispetto del paesaggio e dei vincoli ambientali presenti».

Nella relazione tecnica viene specificato che il materiale roccioso che costituisce i versanti «mostra una fratturazione diffusa, e nell’area è riconoscibile la presenza di numerosi massi potenzialmente instabili». Queste evidenze, unite alla particolare morfologia della zona e alla rilevante presenza antropica nell’area in oggetto, rendono necessario lo studio di un intervento di mitigazione del rischio/messa in sicurezza «ancorché intrinsecamente associato alla salvaguardia ambientale e paesaggistica dei luoghi».

Per l’assessore all’Ambiente, Walter Cattari «l’intervento è un importante passo per salvaguardare un angolo di costa di grande rilevanza ambientale, da sempre amato dai locali e dai vacanzieri».



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