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Riciclo dei rifiuti: apre l’ecocentro
di Federico Sedda
Ottana, da lunedì entra in funzione la struttura comunale Il sindaco Saba: massima attenzione a salute e ambiente
10 settembre 2020
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OTTANA. Entrerà in funzione lunedì prossimo, 14 settembre, l’ecocentro comunale di Ottana ubicato nella zona artigianale, alla periferia del paese, in un’area facilmente raggiungibile e dotata di tutti i sistemi di sicurezza controllo ambientale. La struttura, che ha già ottenuto il certificato di agibilità da parte dell’area tecnica del Comune, aprirà il mercoledì dalle 14 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 12. Potranno essere conferiti diverse tipologie di rifiuti, tra i quali gli ingombranti e i materiali ferrosi. Gli utenti dovranno essere in regola con la Tari, la tassa sui rifiuti urbani.
Il via libera al progetto per la realizzazione dell’ecocentro a supporto della raccolta differenziata venne dato dal Comune alla fine dell’ottobre del 2017 sulla base di un finanziamento di 97mila euro messi a disposizione dalla Regione.
I lavori sono stati ultimati nel giro di tre anni. La struttura è stata realizzata secondo le direttive contenute nel protocollo per gli interventi di miglioramento e rafforzamento del sistema di raccolta differenziata dei centri comunali.
Si tratta, quindi, di una struttura controllata, idonea al conferimento dei rifiuti urbani da parte dei cittadini che potranno, comunque, continuare ad avvalersi del sistema differenziato in vigore all’interno del centro abitato, il cosiddetto “sistema di raccolta porta a porta”. L’entrata in funzione dell’ecocentro comunale consentirà di migliorare la raccolta differenziata, mettendo a disposizione dei cittadini e, in particolare dei commercianti e degli artigiani e del paese, una struttura moderna dove poter conferire i rifiuti ingombranti e i residui degli imballaggi. Il tutto secondo le norme di sicurezza stabilite dal regolamento per l’accesso e il conferimento dei rifiuti già approvato dal consiglio comunale.
«Il nostro obiettivo – sottolinea con soddisfazione il sindaco del paese, Franco Saba – è quello di favorire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti conferiti mediante la separazione degli stessi già nella fase di conferimento per consentire all’utenza una fruizione ottimale della struttura e delle attrezzature collegate. Il servizio – conclude il primo cittadino di Ottana – verrà effettuato con la massima garanzia di tutela della salute e dell’ambiente».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il via libera al progetto per la realizzazione dell’ecocentro a supporto della raccolta differenziata venne dato dal Comune alla fine dell’ottobre del 2017 sulla base di un finanziamento di 97mila euro messi a disposizione dalla Regione.
I lavori sono stati ultimati nel giro di tre anni. La struttura è stata realizzata secondo le direttive contenute nel protocollo per gli interventi di miglioramento e rafforzamento del sistema di raccolta differenziata dei centri comunali.
Si tratta, quindi, di una struttura controllata, idonea al conferimento dei rifiuti urbani da parte dei cittadini che potranno, comunque, continuare ad avvalersi del sistema differenziato in vigore all’interno del centro abitato, il cosiddetto “sistema di raccolta porta a porta”. L’entrata in funzione dell’ecocentro comunale consentirà di migliorare la raccolta differenziata, mettendo a disposizione dei cittadini e, in particolare dei commercianti e degli artigiani e del paese, una struttura moderna dove poter conferire i rifiuti ingombranti e i residui degli imballaggi. Il tutto secondo le norme di sicurezza stabilite dal regolamento per l’accesso e il conferimento dei rifiuti già approvato dal consiglio comunale.
«Il nostro obiettivo – sottolinea con soddisfazione il sindaco del paese, Franco Saba – è quello di favorire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti conferiti mediante la separazione degli stessi già nella fase di conferimento per consentire all’utenza una fruizione ottimale della struttura e delle attrezzature collegate. Il servizio – conclude il primo cittadino di Ottana – verrà effettuato con la massima garanzia di tutela della salute e dell’ambiente».
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