La Nuova Sardegna

Nuoro

Campo di cannabis scarcerato 39enne

Campo di cannabis scarcerato 39enne

Bosa, il Riesame annulla l’arresto per ragioni procedurali L’accusa: avere coltivato migliaia di piante a Monte Filighe

11 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Era stato arrestato per droga, ma ieri il tribunale del riesame di Cagliari, a cui si era rivolto il difensore ha annullato per ragioni procedurali la misura cautelare chiesta dal pm di Oristano Arnaldo Mamone e concessa dal giudice per le indagini preliminari di Oristano Silvia Palmas. E così per Antonio Pietro Piras, 39enne di Bosa, in carcere dal 21 agosto si sono aperte le porte del carcere.

Piras, con il suo amico Giovanni Antonio Addis, 19enne, anche egli di Bosa, era finito in manette con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l’accusa entrambi insieme ad altri amici avrebbero impiantato e coltivato quasi settemila piantine di cannabis e poi detenuto una quindicina di chili di droga, oltre ad altro stupefacente che nel frattempo è stato sequestrato e appare legato a indagini separate della procura oristanese. In precedenza lo stesso Piras, difeso dall’avvocato Vittorio Delogu, era stato arrestato il 22 maggio e processato per direttissima a quattro anni e quattro mesi con rito abbreviato. Questa indagine si intreccia con altre e con diversi sequestri di droga effettuati in zona nei mesi scorsi. Dopo alcuni sequestri senza arresti, le forze dell’ordine mettono il naso in un terreno nelle campagne di Bosa, la località si chiama Monte Filighe.

I telefonini di cinque amici, che frequentano la zona vengono intercettati. Gli inquirenti annotano ovviamente tutto e hanno anche la fortuna di vedere dal vivo quel che succede, perché, oltre allo scambio di messaggi scritti, dove si parla di formaggelle e merendine (espressioni in codice secondo l’accusa) i cinque si mandano anche foto e video delle loro attività agricole. Scattano così le manette per cinque persone: Piras, Addis, più Michele Chillocci, 24 anni di Fonni, Simone Marchi, 24 anni di Gavoi, e Daniel Porcu, 23 anni originario di Gavoi. Ieri la difesa ha segnato un punto. L’arresto di Piras è stato annullato per errori procedurali. Alcuni dettagli dell’indagine erano stati illustrati in conferenza stampa nel comando provinciale dei carabinieri di Nuoro. Un’inchiesta «condotta con sistemi tradizionali, tra appostamenti e lettura dei segnali del territorio», alla quale hanno dato un contributo le stazioni di Montresa, Bosa, Silanus e Suni, il Nucleo radiomobile di Macomer, ma anche le Squadriglie di Nuoro e i Cacciatori di Sardegna.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative