La Nuova Sardegna

Nuoro

I sindaci comprano i test per il Covid

di Valeria Gianoglio
I sindaci comprano i test per il Covid

L’Unione del Cedrino acquista 1500 kit per gli studenti Il presidente Luche: «Puntiamo a lezioni in sicurezza»

11 settembre 2020
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LOCULI. Cinque paesi – Loculi, Irgoli, Onifai, Galtellì e Orosei – l’obiettivo di controllare tutti i bambini e ragazzi in età scolare, un fondo comune dal quale attingere: quello dell’Unione dei Comuni della Valle del Cedrino. Hanno deciso all’unanimità, i cinque sindaci baroniesi che fanno parte dell’Unione: al termine di una riunione per discutere dell’emergenza Covid hanno deciso di non attendere i tempi spesso lunghi dei finanziamenti esterni, e le lungaggini burocratiche che a volte li accompagnano, ma n attesa di eventuali contributi, hanno preferito mettere mano alla loro cassa comune e destinare circa 50mila euro per acquistare 1500 test sierologici. Da qui alla prossima settimana li metteranno a disposizione degli alunni dei loro paesi e delle famiglie.

Chi vorrà, insomma, potrà sottoporsi all’esame e affrontare così l’ormai vicina riapertura delle scuole in totale sicurezza. «Vogliamo che tutti i bambini e ragazzi, dalle elementari alle scuole superiori, possano cominciare il nuovo anno sui banchi in tutta tranquillità, e dare una mano anche alle loro famiglie»: spiega il presidente dell’Unione dei Comuni, nonché sindaco di Loculi, Alessandro Luche – i test, ovviamente, saranno su base volontaria. L’Unione dei Comuni li ha acquistati e li mette a disposizione delle nostre comunità. Chi vorrà ne potrà usufruire, ovviamente nella massima libertà. Saranno i genitori dei bambini e dei ragazzi a decidere».

I 1500 test sierologici sono stati, dunque, già acquistati da due laboratori di analisi. Entro le prossime ore, in ogni paese dell’Unione dei Comuni della Valle del Cedrino verrà pianificato un calendario di giorni durante i quali, nei diversi centri abitati, gli studenti si potranno presentare per sottoporsi al test sierologico.

«A eseguire i test, ovviamente, sarà il personale specializzato dei laboratori di analisi che andrà nei diversi paesi – spiega ancora il presidente dell’Unione dei Comuni, Alessandro Luche – al giorno, si riusciranno a fare circa 70 test. In seconda battuta, non è escluso che la possibilità di fare i test venga estesa anche ai familiari dei ragazzi e, sempre che ci siano fondi e test a sufficienza, anche a chiunque richieda l’accertamento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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