La Nuova Sardegna

Nuoro

Lavori sul rio Sologo, argini messi in sicurezza

di Sergio Secci
Lavori sul rio Sologo, argini messi in sicurezza

Galtellì, più sereni gli abitanti della Valle del Cedrino dopo il collaudo delle opere Guiso: «Installati massi di scogliera per rendere fruibili le strade rurali parallele»

15 settembre 2020
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GALTELLÌ. Gli abitanti della piana della Valle del Cedrino sono più sicuri dopo il collaudo dei lavori di ripristino e miglioramento dell’alveo del rio Sologo. Opere che hanno interessato il corso d’acqua nel tratto in cui si immette nel fiume Cedrino, vicino al centro abitato. I cittadini di Galtellì hanno ancora vivo il ricordo dei danni causati dall’alluvione che nel novembre 2013 aveva provocato danni considerevoli agli argini naturali, alle campagne circostanti e alla viabilità rurale. Per questo motivo, si è reso necessario intervenire per ripristinare l’originaria conformazione dell’alveo grazie a un finanziamento dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici (servizio del Genio civile di Nuoro) con un importo complessivo di 3 milioni di euro. «Questo ci ha permesso di effettuare una serie di interventi per ripristinare la regolare funzionalità idraulica delle opere a protezione delle sponde del Rio Sologo – ha spiegato Ambrogio Guiso presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale –. Il punto interessato dall’evento alluvionale oggetto ora dell’intervento, parte dalla briglia di Su Manganu e arriva sino alla confluenza con il fiume Cedrino. Per un tratto di circa due chilometri si è proceduto alla pulizia della vegetazione – ha aggiunto il presidente – e al ripristino dell’originaria sezione di deflusso. Quindi, si è lavorato riempiendo le zone svuotate dalla piena e si sono rimossi tutti i detriti accumulati nei tratti dove l’acqua perde velocità. Nel dettaglio – ha continuato Ambrogio Guiso – per la protezione delle sponde sono stati installati dei massi di scogliera e, contemporaneamente, si è proceduto a rendere fruibili le strade rurali parallele al fiume che erano state danneggiate. Sono state inoltre ripristinate le recinzioni ai terreni privati». I lavori sono partiti a giugno del 2018 e solo per i ritardi dovuti al blocco per il coronavirus, sono stati collaudati solo qualche mese fa. «L’evento alluvionale del 2013 purtroppo ha lasciato strascichi evidenti a sette anni di distanza – ha concluso Guiso – Purtroppo anche gli interventi hanno bisogno di tempo per essere programmati ed eseguiti, ma ora siamo sicuri che il lavoro fatto, ha restituito maggiore sicurezza ad un territorio ad alta vocazione agricola».

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