La Nuova Sardegna

Nuoro

Minacce di morte a due sindacalisti

di Lamberto Cugudda
Minacce di morte a due sindacalisti

Scritte e proiettili contro i segretari regionali dei forestali Cisl e Cgil Olivieri e Poddesu impegnati nelle vertenze in corso

17 settembre 2020
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VILLANOVA STRISAILI. Tornano le minacce tracciate sui muraglioni, stavolta accompagnate da qualche proiettile. Una scritta di sei metri, con vernice spray rosso, fatta nella notte fra martedì e ieri, è comparsa lungo la statale 389 per Nuoro. Destinatari i segretari regionali di categoria della Fai-Cisl e della Flai-Cgil, l’ogliastrino Bruno Olivieri, e la campidanese Rita Poddesu, impegnati da tempo nelle vertenze dei lavoratori Forestas. Come ha affermato Olivieri, a terra c’erano anche alcune munizioni. La scritta inizia con una croce e prosegue con la frase “Bruno Olivieri Cisl e Rita Poddesu Cigl (e non Cgil ndr) vi state scavando la fossa”. A chiudere altre due croci. Le indagini sono dei i carabinieri della compagnia di Lanusei, guidata dal capitano Giuseppe De Lisa.

«Sono sconcertato – ha detto Bruno Olivieri, 56 anni, di Lanusei, dipendente dell’Agenzia Forestas – perché non me l’aspettavo. Lo stesso vale per la collega della Cgil. Ad avvertirmi è stata una persona che transitava sulla strada per Nuoro, e ha visto la scritta otto chilometri dopo Villanova Strisaili, vicino al sito S’Arcu e is forros. Ho sempre lavorato con grande impegno, onestà e serietà per cercare di risolvere i problemi della nostra categoria. Sul tavolo, le due maggiori vertenze che abbiamo sono quelle dei lavoratori Forestas, e dell’Aras. Quest’ultima non ha mai creato tensioni . Al contrario della prima». Per Rita Poddesu «qualche sindacato autonomo sostenuto da una politica poco attenta, si è “venduto” un contratto regionale per i dipendenti di Forestas che attualmente hanno un contratto privatistico». Ma non si può fare, perché per la segretaria Flai secondo le normative «la materia negoziale al riguardo è di competenza dello Stato, non perché io e il mio collega ci opponiamo, come sostenuto da tanti, compresa una campagna social denigratoria nei nostri confronti». E ha aggiunto: «Chi ha qualcosa da dirci venga nei nostri uffici e lo faccia guardandoci in faccia: l a cultura del muretto a secco non risolve i problemi. Noi continueremo a lavorare nel rispetto delle regole». Cgil, Cisl e Uil regionali parlano di atto intimidatorio gravissimo contro Olivieri e Poddesu impegnati nella difesa dei diritti dei lavoratori e, in particolare, nella vertenza Forestas. «Il clima già esasperato degli ultimi tempi – rimarcano – ora sfocia in azioni violente che auspichiamo vengano perseguite e cessino immediatamente, ristabilendo principi di libertà e democrazia. La vertenza si è già caratterizzata in modo del tutto inaccettabile per le minacce e gli insulti rivolti pubblicamente ai sindacalisti impegnati».

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