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Nuoro

Viadotto fuori uso, appello al prefetto

Viadotto fuori uso, appello al prefetto

Il presidente di Confindustria chiede l’intervento di Luca Rotondi per risolvere il problema che va avanti da oltre un mese

17 settembre 2020
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NUORO. È trascorso più di un mese dall’incidente che ha danneggiato il cavalcavia di Pratosardo e ancora, nonostante le rassicurazioni e gli impegni presi dall’Anas nella lettera dello scorso 4 settembre, i lavori di manutenzione non sono iniziati, così come non c’è stato alcun intervento di miglioramento della segnaletica in ingresso e in uscita dal sito produttivo sia verso Nuoro sia verso la Statale 131. Per questo il presidente di Confindustria Sardegna Centrale Giovanni Bitti ieri ha chiesto l’intervento del prefetto di Nuoro perché solleciti l’Anas a rispettare gli impegni presi. «Il livello di preoccupazione ed esasperazione degli operatori del sito produttivo è crescente – scrive Bitti nella lettera inviata al nuovo prefetto Luca Rotondi –. Ci sono gravi problemi, e oggi la priorità delle priorità è il ripristino della viabilità sul ponte danneggiato. È assolutamente necessario avviare immediatamente il cantiere sul cavalcavia anche perché a quanto ci risulta tali lavori di manutenzione straordinaria rientrano all’interno di un accordo quadro e c’è già l’impresa pronta a intervenire. L’auspicio è che non si perda altro tempo e che ci sia il massimo impegno affinché i lavori di ripristino possano concludersi ben prima del termine indicato dei 50 giorni, che ci paiono un’enormità data l’entità dell’intervento».

Il presidente di Confindustria chiede il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti competenti, in modo da riuscire ad andare incontro alle legittime esigenze degli operatori dell’area industriale, di quanti ci lavorano quotidianamente ma anche dei semplici cittadini che, per evitare lunghi tragitti in strade male indicate, spesso rinunciano a recarsi a Pratosardo, sede di attività produttive e importanti servizi. In più occasioni, dopo il danneggiamento del cavalcavia, Giovanni Bitti aveva suggerito l’affidamento dei lavori a un’impresa locale per risolvere lo stallo, considerato che l’impresa incaricata non è in grado di agire nei tempi che la situazione richiede. Una situazione di forte disagio che ha fatto emergere tutta l’amarezza per la mancata realizzazione di uno svincolo diretto che colleghi la zona industriale alla statale 131. Un intervento infrastrutturale, di cui si parla ormai da dieci anni, inserito da ultimo anche all’interno del Piano di rilancio del Nuorese, che con i 55 milioni di euro stanziati e non spesi rappresenta a oggi un vero e proprio flop. Un intervento che, di fatto, avrebbe potuto evitare gli enormi problemi e i danni economici che in questo mese si sono registrati nell’area industriale della città.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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