La Nuova Sardegna

Nuoro

Parco di Tepilora, ventuno esperti disegnano il futuro

di Sergio Secci
Parco di Tepilora, ventuno esperti disegnano il futuro

Posada, riunione dei professionisti dell’Ufficio di piano Il sindaco Tola: «Task force necessaria peri progetti» 

19 settembre 2020
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BITTI. Nei giorni scorsi, nella sede del Parco Tepilora si è tenuta la prima riunione operativa dei 21 esperti che compongono l’Ufficio di piano. Obiettivo del gruppo di lavoro, costituito lo scorso mese di luglio è di programmare sul piano economico, territoriale, ambientale e culturale una serie di politiche che possano contribuire a definire nuove strategie di sviluppo per tutte le comunità interessate dalla zona protetta. L’Ufficio di piano è composto da professionalità interne e da esperti provenienti dalle Università di Cagliari e Sassari e dall’Agenzia Forestas. Responsabile scientifico del team è il professor Corrado Zoppi. «Passo dopo passo, la pianificazione delle attività del Parco è sempre più reale, evi Il difficile mosaico di costruzione sta prendendo forma anche grazie all’aver riunito intorno al tavolo dell’Ufficio di Piano i maggiori esperti e portatori di interesse delle diverse tematiche – dice il presidente del Parco e sindaco di Posada, Roberto Tola – Le attività di questa task force tecnica sono indispensabili per definire solide fondamenta su cui avviare progetti e iniziative che valorizzino le comunità e l’ambiente lungo un cammino di ecosostenibilità positiva e propositiva».

Il sindaco di Torpè, Omar Cabras, ha spiegato che con l’avvio delle attività dell’Ufficio «si inizia a parlare di pianificazione ambientale e territoriale: una delle azioni più importanti per il futuro della nostra area protetta. Un parco ha infatti necessita di avere regole chiare per le popolazioni che ci vivono e per i soggetti che vi operano con le proprie attività: regole certe che accompagnino i cittadini nella quotidianità». Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti ha infine evidenziato la necessità di “sviluppare una serie di strumenti di pianificazione condivisi con il territorio del Parco e che valorizzino le peculiarità di ogni area. Bisogna pensare ad azioni innovative capaci di conciliare le esigenze di tutela ambientale con quelle di uno sviluppo sostenibile e fortemente radicato alle vocazioni dei territori.

«Attraverso questo gruppo di esperti, il Parco si sta dotando di un laboratorio di confronto fondamentale, che tante altre realtà simili non hanno ancora sviluppato. Con i lavori dell’Ufficio di piano si potranno definire con maggior efficacia le future strade da percorre per il territorio baroniese anche attraverso un confronto più agevole con le istituzioni regionali e nazionali e sul piano del reperimento di nuovi fondi.

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