La Nuova Sardegna

Nuoro

Terremoto di Amatrice, i genitori delle vittime: basta emergenze, ci vuole prevenzione

Filippo Sanna
Filippo Sanna

Appello della madre di Filippo Sanna il ragazzo di origini nuoresi morto in ospedale per le ferite riportate nel crollo della casa

19 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PESCARA. «Lavoriamo tutti per un obiettivo comune, fare prevenzione e non piangere più i morti. Non avremmo mai voluto far parte di queste associazioni, vorremmo solo che nessuno più si trovasse in questa situazione, ti senti solo e invisibile perché nessuno ti ascolta». A parlare è Stefania Ciriello, la mamma di Filippo Sanna, il 22enne di Amatrice  morto nel 2016, in ospedale a Pescara, una settimana dopo il crollo della sua casa avvenuto nel terremoto del 24 agosto. Stefania, che con il marito Mario Sanna ha fondato l'associazione 'Il Sorriso di Filippò, ha partecipato a Pescara a un presidio organizzato, in vista della riapertura delle scuole, dalle associazioni Par - Patto per l'Abruzzo Resiliente e 'Priorità alla Scuola Pescarà, insieme ai Comitati Vittime della Scuola di San Giuliano di Puglia e Vittime Casa dello Studente L'Aquila.

«Chiediamo di creare un fondo per i familiari delle vittime di queste tragedie che, con la prevenzione, potevano essere evitate - ha detto all'Ansa - Ci stiamo muovendo a Rieti, dove ora viviamo, per creare una sensibilità nei confronti del terremoto riguardo a scuola ed edifici pubblici. Una sensibilità che ancora non c'è. Forse adesso le istituzioni si stanno muovendo per acquistare i moduli per ospitare le scuole, ma sull'onda dell'emergenza Covid, non in un'ottica di prevenzione sismica. Insomma, ci siamo resi conto che si sfrutta sempre l'emergenza, perché è più redditizia dal punto di vista economico». Il presidio di Pescara è servito anche per riaffermare che la scuola è motore dell'economia, che occorre implementare spazi e moduli ad uso scolastico provvisorio (Musp), evitare interventi improvvisati per tamponare, predisporre uno studio territoriale a stretta scala per poter garantire sicurezza in presenza di qualsiasi rischio emergenziale.

«Dirigenti scolastici e amministratori pubblici sono stati investiti di una grande responsabilità e allo stesso tempo poco sostenuti a livello pratico ed economico» hanno detto gli organizzatori. (Ansa).

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative