La Nuova Sardegna

Nuoro

Aisla, la speranza accende Su Gologone

di Kety Sanna
Aisla, la speranza accende Su Gologone

Oliena, Zola testimonial della giornata nazionale per la lotta alla Sla. Puligheddu: «Serve l’aiuto concreto da parte di tutti»

21 settembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLIENA. Anche le fonti di Su Gologone a Oliena, sabato sera si sono illuminate di un verde intenso per accendere la speranza sulla lotta alla Sla, in occasione della tredicesima edizione della Giornata nazionale. Un momento speciale che ha visto come testimonial d’eccezione Gianfranco Zola, accompagnato dal sindaco di Oliena, Sebastiano Congiu, dal vicepresidente di Aisla Sardegna, area nord, Marco Pedde, dalla referente provinciale Rosa Puligheddu insieme ai volontari Silvia Cadeddu, sindaca di Birori, Marco Paba e Antonio Mastinu che hanno indossato la maglietta dell’associazione. Le riflessioni e l’emozione della serata hanno fatto da motore all’evento reso possibile grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale ai piedi del Corrasi, in particolare dell’assessore ai Lavori pubblici Gianluigi Mula che si è prodigato in ogni modo, per rendere il sito di Su Gologone accessibile ai pazienti affetti da Sla, e per illuminare le fonti con lo stesso faro che un anno fa diede luce al museo “Sa omo e sa majarza” di Bidonì. «Obiettivo centrato – dice Rosa Puligheddu –. Oltre a sostenere la raccolta fondi per la lotta contro la malattia, è stata data la possibilità ai nostri “guerrieri”, Francesco, Marco, Gianluca e Gianpiero, di poter partecipare insieme a noi all’importante momento, alla presenza di un inviato speciale come Gianfranco Zola». Regalo particolarmente gradito da loro e dai tanti presenti che, ancora una volta, hanno potuto apprezzare la delicatezza e il cuore nobile del “magic box” che con umiltà ha appoggiato l’evento, schierandosi dalla parte di chi soffre. Il campione ha ascoltato la commovente testimonianza di Francesco, poco più che trentenne, al quale nove mesi fa è stata diagnosticata la Sla, e quattro mesi dopo è stato tracheostomizzato. Una storia di lotta quotidiana contro la sclerosi laterale amiotrofica che, giovanissimo, lo ha reso prigioniero del suo corpo. Una malattia neurodegenarativa progressiva che continua ad avanzare inesorabilmente: nelle ultime settimane, nella sola provincia di Nuoro, sono state colpite altre quattro persone. «Di fronte a tutto questo, dopo dieci anni di volontariato in Aisla, qualunque cosa io faccia come referente, per aiutare i guerrieri che condividono il loro percorso con la nostra associazione, non supererà mai ciò che ricevo in cambio da loro. Ha un valore talmente grande che mi spinge sempre a fare di più – aggiunge Puligheddu evidenziando il motto dell’associazione “Persone che aiutano persone”, e lanciando un appello a quanti vorranno unirsi alla squadra –. È difficile spiegare a parole cosa significa essere volontario; lo si può solo vivere col cuore e con la voglia di camminare ogni giorno al fianco di chi lotta per la vita, per far sì, che non sia mai solo. La presenza dei pazienti, insieme alla straordinaria forza delle loro famiglie, unita all’impegno smisurato di noi volontari, è ciò che ieri (sabato per chi legge ndr) ha reso possibile una magia che auspichiamo, non si fermi qui». Un aiuto vitale per chi, colpito dalla malattia, si trova costretto a far fronte anche a mille altre difficoltà. Basti pensare all’emergenza sanitaria e alla carenza cronica di medici negli ospedali del Nuorese: non può che ripercuotersi inevitabilmente sui pazienti, con ritardi nell’erogazione delle prestazioni di riabilitazione e nella consegna degli ausili e del materiale di consumo che ora, non possono essere più ricevuti a domicilio ma ritirati in farmacia. «Ecco perché – conclude Puligheddu – c’è bisogno dell’aiuto di tante persone che come piccole gocce, possono davvero fare tanto nel mare della solidarietà». La serata alle fonti di Su Gologone si è chiusa con la videochiamata al presidente nazionale Aisla, Massimo Mauro che dalla Mole Antonelliana di Torino illuminata di verde, ha voluto salutare gli amici della Sardegna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative