La Nuova Sardegna

Nuoro

BOSA 

Scuole, rinvio dell’inizio al 28 per infanzia, elementari e medie

di Alessandro Farina

BOSA. Rinviare l’apertura della scuola dalla scuola dell’infanzia alle classi delle medie al ventotto settembre non è stata una «decisione dell’ultimo minuto». Il sindaco Piero Franco Casula spiega...

22 settembre 2020
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BOSA. Rinviare l’apertura della scuola dalla scuola dell’infanzia alle classi delle medie al ventotto settembre non è stata una «decisione dell’ultimo minuto». Il sindaco Piero Franco Casula spiega le ragioni che hanno portato l’amministrazione a spostare di qualche giorno l’apertura dei plessi dell’istituto comprensivo nella città del Temo dopo le critiche in arrivo da non pochi genitori. A partire dalla non semplice questione di garantire la sicurezza nei tempi del Covid-19, «Per la Scuola le linee guida del Governo sono di fine luglio, vale a dire alla vigilia delle ferie agostane di gran parte dei lavoratori pubblici, delle imprese, dei fornitori. A Bosa posso affermare che si è lavorato tutto agosto per affidare e far fare alle imprese i lavori necessari alla sistemazione delle scuole, ed il reperimento di nuovi spazi per il rispetto delle misure Covid-19», un primo passaggio, che rimanda alle “conseguenze” che si ripercuotono nell’esecuzione degli interventi. La data quindi slitta dal 22 settembre al 24, considerato che in due plessi delle elementari vengono allestiti i seggi per il Referendum e quindi, decisione dei giorni scorsi annunciata via comunicato stampa, di lunedì 28 settembre, dopo la valutazione di una serie di problematiche «Che vanno dalla didattica alla sicurezza, dalle distanze alla gestione degli ingressi, dai lavori in corso ai ritardi nella consegna dei materiali anticovid» tenendo anche conto dello sciopero indetto per il 24 e 25 nel comparto scolastico, sottolinea ancora il sindaco di Bosa. Tirando le somme la conclusione, per scuola dell’infanzia e primarie di primo e secondo grado è, previo sopralluogo ieri pomeriggio una volta chiusi i seggi, di verificare la situazione degli edifici e tutto sommato posticipare per maggiore sicurezza l’apertura delle classi «Prima di tutto per cercare di evitare ai piccoli studenti ulteriori problemi rispetto a quelli che già il Covid-19 crea di per sé. Comprendo che questo può creare qualche disagio e qualche problema organizzativo per le famiglie, ma penso che il nostro primo pensiero e preoccupazione si di andare incontro ai bisogni dei piccoli studenti. Un rinvio di qualche giorno, ma con la consapevolezza di far trovare le scuole pronte ai nostri figli, val bene qualche nostro sacrificio» conclude Piero Franco Casula.

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