La Nuova Sardegna

Nuoro

Elezioni orfane del Psi «Per noi una sconfitta»

di Simonetta Selloni
Elezioni orfane del Psi «Per noi una sconfitta»

Il partito del garofano non si presenta con una propria lista alle amministrative Il presidente provinciale Giannasi: «Non si è superata la frammentazione»

23 settembre 2020
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NUORO. Elezioni comunali senza garofano, simbolo ufficiale del Partito socialista. Per il capoluogo, sarebbe la prima volta che il Psi non si presenta con il proprio simbolo alle amministrative. Così ha deciso la segreteria provinciale del partito che nel capoluogo ha espresso due sindaci, Martino Corda (1983) e Simonetta Murru (1991), un vice sindaco (Mario Polimene), non volendo considerare Mario Zidda, eletto alla carica di primo cittadino nel 2000 quando anche il Psi era confluito nella grande famiglia dei Ds. Decisione ragionata, a leggere la lunga nota firmata dal segretario provinciale Gino Goddi, dal presidente provinciale Mario Giannasi e dalla segretaria cittadina Monica Carta.

«Non è una bella cosa, abbiamo tentato fino all’ultimo di superare la frammentazione, visto che ci sono almeno quattro liste che rappresentano il centrosinistra e nelle quali confluiscono anche rappresentanti socialisti – spiega il presidente Giannasi –. Ma la proposta di fare un “listone”, per mantenere il simbolo, non è stata accolta. Non si è stati capaci di fare un passo indietro».

C’è il livello del politichese che nella nota è declinato con la constatazione della «mancanza di un progetto condiviso, tra le forze politiche che si riconoscono nell’alveo del centrosinistra, tale da consentirci di affrontare, con qualche speranza di successo, una pesante crisi socio-economica del nostro territorio, già strutturalmente debole, oggi aggravata dai problemi legati alla pandemia. In un momento in cui sarebbe stato necessario mettere insieme le migliori energie con l’unico obiettivo di creare prospettive di rilancio per la città e per il territorio circostante, si è invece assistito ad un proliferare di aggregazioni di sigle e movimenti, tutte mediamente piccole perché tante, incapaci di rinunciare ai propri obiettivi particolari e guidate da logiche che mal si conciliano con le necessità del momento». E poi c’è l’amarezza di constatare quanto siano lontani i tempi d’oro in cui il Psi raccoglieva anche il 12 per cento de consensi. Ora è in atto una diaspora e non è casuale il riferimento a liste e aggregazioni varie: quelle a sostegno del sindaco uscente Andrea Soddu, quelle a sostegno di Lisetta Bidoni, quella “ufficiale” del centrosinistra che si riconosce in Carlo Prevosto, e poi le forze a sostegno di Ciriaco Offeddu.

Una cosa viene chiarita. Non si potrà andare da soli. «Ma quando mai – continua Giannasi –, si tratterebbe di una ulteriore parcellizzazione. L’unica possibilità sarebbe stata quella di fare appunto un “listone”. Magari non con tutti i candidati, i nomi però li avevamo». Alle ultime amministrative la lista con il simbolo socialista prese 920 voti «ma con questo sistema elettorale siamo stati tagliati fuori».

Senza tanti giri di parole, i socialisti vivono questa assenza dalla competizione elettorale come una sconfitta. Nel giorno in cui, per fare un esempio, a Olbia si annuncia l’intitolazione di una strada a Bettino Craxi, il Psi nuorese si mette in standby. E l’esortazione di Giannasi, Goddi e Carta: «si invitano comunque i propri iscritti e sostenitori a sostenere candidati e liste che si ispirano alla cultura socialista, riformista e di sinistra che da sempre il partito si è onorato di rappresentare» è poco meno di una consolazione, garofani appassiti.

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