La Nuova Sardegna

Nuoro

Asilo al polivalente, il Forum dice no

di Alessandra Porcu
Asilo al polivalente, il Forum dice no

Macomer, l’associazione contro la giunta sulla nuova sede «I locali del centro di Sertinu totalmente inadatti all’uso»

24 settembre 2020
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MACOMER. Il centro Polivalente non è nato per ospitare un asilo nido. Se così fosse, verrebbe limitata la fruibilità della struttura. La critica mossa dal Forum per la Rinascita è indirizzata all'amministrazione civica, in particolare all'assessore dell'Istruzione Tiziana Atzori. “Il Comune”, si legge in una nota, “disponeva già di un altro locale, quello di Santa Maria con destinazione specifica di asilo nido, che invece con scarsa lungimiranza si è preferito utilizzare per altre finalità. Dalla lettura dei giornali si apprende che gli spazi individuati sarebbero idonei all'uso per un elevato numero di bambini che, in virtù delle misure anti Covid, sarà limitato a una trentina di utenti. Sarebbe utile qualche approfondimento sull'eventualità di attivare un nido nell'atrio, nella sala bar-ristoro, nei servizi e nei ripostigli del Polifunzionale. Ci sono specifiche e restrittive norme di prevenzione incendi da rispettare”, rimarca il Forum.

A tal proposito il comunicato fa riferimento a un episodio accaduto in passato. “Quando si pose il problema sull'adeguamento dei locali nell'istituto Madonna di Bonaria, al fine di ospitare più di 30 bimbi, l'ufficio tecnico del Comune non diede l'auspicato supporto in sede di Conferenza dei Servizi con i Vigili del fuoco, per avviare le soluzioni tecniche proposte. Si ha il sospetto”, tuona il Forum per la Rinascita, “che al rigore con cui venne respinto quel progetto, oggi si contrapponga una certa leggerezza nell'affermare l'idoneità dell'area che si intende ricavare nel centro Polifunzionale di Sertinu. Saremmo lieti di sbagliarci ma l'apertura a ottobre della nuova struttura ci pare un obiettivo poco realistico”.

Gli strali non risparmiano neppure il sindaco Antonio Succu, colpevole, a detta del Forum, di essersi accorto dell'importanza del servizio solo dopo la chiusura dell'asilo nido ospitato nell'istituto Madonna di Bonaria. “Dopo un infruttuoso tentativo di far fare un passo indietro alle Salesiane che lo gestivano”, spiega la nota, “l'amministrazione ha cercato di risolvere il problema chiedendo la disponibilità dei locali ai missionari Saveriani, scaricando la responsabilità della chiusura dell'asilo sulle suore. Lasciando intendere che il proseguo delle attività fosse un loro “dovere istituzionale”. Se le proposte messe frettolosamente in campo oggi, fossero state approntate con largo anticipo probabilmente non saremmo giunti all'attuale stato di oggettiva carenza di un servizio indispensabile che trova solo parziale soluzione in alcune strutture private della città”.

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