La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Nobel trova casa nella sua Lollove

Il Nobel trova casa nella sua Lollove

Il 26 e 27 settembre in scena il 1° Festival letterario deleddiano. «Speriamo serva da volano per il rilancio del borgo»

25 settembre 2020
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NUORO. Grazia Deledda ritorna nella sua Aar, la Lollove romanzata nella sua opera più celebre, che a distanza di 100 anni rivive nel primo Festival letterario deleddiano. Un tributo a una delle opere più apprezzare della scrittrice nuorese, “La madre”, per celebrare i cento anni dalla pubblicazione del libro, dove attraverso seminari, conferenze passeggiate letterarie, musica e buon cibo verrà ricordata la figura della Premio Nobel. Due giorni, il 26 e 27 settembre, all’insegna della cultura in una delle location più suggestive della provincia nuorese: la location scelta naturalmente è quella nell’antico borgo di Lollove, il paese dove appunto si svolge la vicenda de “La madre”. L’evento è stato presentato nella sala rappresentanze del Comune dall’assessora al Turismo Rachele Piras, dal direttore del festival Graziano Siotto e dalla studiosa Neria De Giovanni, presidente del festival.

«Abbiamo voluto utilizzare questo anniversario per dare vita a un festival che speriamo sia un volano per il rilancio del paese – ha commentato Siotto –. Un doveroso ringraziamento lo rivolgo all’intero paese di Lollove perché grazie ai suoi abitanti che fattivamente hanno collaborato per la riuscita del festival, oggi siamo qui a presentare la manifestazione». All’antico borgo di Lollove è affidata la prima edizione del Festival letterario deleddiano, una novità assoluta nel panorama regionale e nazionale, pur ricco di eventi e di celebrazioni della scrittrice Premio Nobel. «Grazia Deledda ha usato spesso nascondere i luoghi dei suoi romanzi con nomi di fantasia, forse per non scontrarsi con la suscettibilità dei sardi o per accrescere il fascino del racconto – ha sottolineato la critica letteraria ed esperta della scrittrice nuorese Neria De Giovanni –. Ma nel caso de “La madre” credo che il celare la vera Lollove sia dovuto all’intenzione di Grazia di non confinare in un luogo geograficamente definito, una vicenda che può veramente dirsi universale. Con questa prima edizione del festival deleddiano, animata soprattutto da giovani lollovesi, nuoresi e sardi, Lollove rinasce grazie alla cultura». L’evento è nato grazie all’Associazione Salpare, in collaborazione con l’Associazione internazionale critici letterari, la Libreria Mieleamaro di Nuoro e i patrocini della Regione, dell’Istituto superiore regionale etnografico e del Comune di Nuoro Città di Grazia Deledda. (s.v.)
 

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