La Nuova Sardegna

Nuoro

Resta solo sulla carta il progetto “Area grigi” per sospetti Covid-19

Resta solo sulla carta il progetto “Area grigi” per sospetti Covid-19

NUORO. Si chiama “Area grigi” ed è la zona di degenza dei pazienti sospetti Covid-19 che non sono stati ancora biologicamente confermati. Un progetto rimasto sulla carta, che avrebbe tutelato i...

25 settembre 2020
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NUORO. Si chiama “Area grigi” ed è la zona di degenza dei pazienti sospetti Covid-19 che non sono stati ancora biologicamente confermati. Un progetto rimasto sulla carta, che avrebbe tutelato i pazienti e gli operatori sanitari del San Francesco ma che ha ricevuto il diniego da parte dell’Azienda sanitaria sarda a causa della cronica carenza di personale. L’obiettivo, con questa apertura, era quello di garantire cure immediate ai pazienti e, al tempo stesso, sottoporli a ulteriori accertamenti che avrebbero consentito di definire l’eziologia della loro malattia. In quest’area vengono ospitati quei pazienti che arrivano dal pre-triage del Pronto soccorso o da un reparto Covid free e vengono considerati casi sospetti. Da qui, dopo aver constatato positività o la negatività al virus, i pazienti vengono indirizzati nei reparti adeguati.

Se positivi, in base allo stadio clinico della loro malattia, i pazienti vengono gestiti o nei due reparti Covid Aou (Malattie infettive o Rianimazione), oppure indirizzati nelle strutture di supporto esterno.

Quindi se negativi potranno essere trasferiti nei reparti adeguati alla loro patologia. Un’operazione che inoltre avrebbe consentito la minor circolazione possibile di degenti potenzialmente infettanti nei reparti degli ospedali, ma che a quanto pare non è stata accolta dai vertici dell’Ats, creando una situazione di forte criticità tra gli operatori del Pronto soccorso nuorese. Una situazione che ha fatto raddoppiare anche i tempi di attesa con la conseguente protesta dei pazienti che devono attendere svariate ore prima di poter ricevere le dovute cure. (s.v.)

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