La Nuova Sardegna

NUORO. I danni della furia del vento, alla postazione della vedetta forestale, sotto la statua del Redentore, ieri mattina erano ancora davanti agli occhi dei tanti amanti delle passeggiate all’Ortobene. La casetta, fatta in gran parte di legno, era stata buttata giù la sera prima, quando la vedetta era ancora al suo interno. E come ha raccontato il primo soccorritore, Peppino Carta, lo storico torronaio del Monte, il forestale che era al suo interno solo per un miracolo non ha riportato danni, ma solo un grandissimo spavento.

Ma anche nel resto della città, e in particolare della provincia e non solo, fino a Bosa dove ieri si sono registrati diversi allagamenti tra strade e marciapiedi e la Protezione civile ha chiuso diverse vie, i danni provocati dal maltempo sono stati consistenti. Ne sanno qualcosa i vigili del fuoco del comando provinciale e dei distaccamenti, che sono intervenuti per decine di richieste. Tra sabato e ieri i vigili del fuoco avevano compiuto oltre cento interventi. E di questi, la metà per mettere in sicurezza alberi pericolanti che le raffiche di vento avevano sradicato e abbattuto al suolo minacciando la sicurezza delle persone o delle cose. Gli altri interventi, invece, sono serviti per rimuovere ostacoli al traffico, fare verifiche strutturali su canne fumarie e antenne, ponteggi, pali di linee elettriche e telefoniche, insegne. Analoghi interventi hanno interessato elementi costituenti l’impianto elettrico cittadino, questi si sono registrati a Tertenia, Triei, e ancora a Nuoro su pali elettrici di illuminazione. La squadra di Macomer è intervenuta nella scuola in Via Montale per la rimozione della guaina di impermeabilizzazione del solaio divelta dalle forti raffiche di vento. I soccorsi hanno impegnato otto squadre operative coordinate dal comandante Antonio Giordano.