La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, il maltempo mette a dura prova scarichi e tombini

di Alessandro Farina
Bosa, il maltempo mette a dura prova scarichi e tombini

BOSA. Ancora una volta un temporale crea problemi in diversi quartieri cittadini. Dopo l’episodio di venerdì mattina anche l’ultima domenica di settembre, con intensi rovesci mattutini, ha messo a...

29 settembre 2020
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BOSA. Ancora una volta un temporale crea problemi in diversi quartieri cittadini. Dopo l’episodio di venerdì mattina anche l’ultima domenica di settembre, con intensi rovesci mattutini, ha messo a dura prova il sistema di raccolta delle acque meteoriche e costretto la Protezione civile locale ad intervenire in più punti dell’abitato per chiudere le strade ormai trasformate in ruscelli. Il temporale, con scariche elettriche e tuoni dai potenti boati, è iniziato intorno alle 6.30 e ha imperversato per circa un’ora su Bosa domenica mattina.

Tanto è bastato perché la parte bassa di via Pischedda, la zona di piazza Dante, metà viale Repubblica, il primo tratto e vie limitrofe di viale Alghero e alcuni punti della parte bassa di Terridi finissero coperti da diversi centimetri d’acqua. Stessa sorte è toccata, come di consueto, alla zona della statale 129 bis all’ingresso di Bosa Marina e ad alcune vie della frazione balneare. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 9, quando l’acqua è defluita. Disagi si registrano anche nel tratto finale di via Gioberti, dove per la seconda volta in pochi giorni un allagamento di parte della sede stradale e marciapiede ha creato problemi al bar Le Colonne.

Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile era già operativo, su disposizione del sindaco, già dalla serata del 26 settembre, considerato l’allerta Arancione valido per rischio idrogeologico sulla zona Logudoro. Mobilitati vigili urbani, barracelli e personale e mezzi del comitato della Croce rossa italiana a Bosa, nel monitoraggio della situazione. Il vice sindaco Alessandro Campus ha emesso nella tarda serata di sabato una nota in cui avvisava che era previsto il rilascio dalla diga di Monteleone Roccadoria. La diga di Monte Crispu ed in particolare la zona di Su Adu in prossimità del ponte sommergibile, sono stati costantemente sorvegliati. Un’altra perturbazione, dopo ore tutto sommato di calma, era attesa nella notte. Il Coc quindi è rimasto operativo, in attesa dell’evolversi della situazione.

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