La Nuova Sardegna

Nuoro

«Il bronzo della Deledda resti in città»

di Alessandro Mele
«Il bronzo della Deledda resti in città»

Parla l’organizzatore della mostra di sculture di Nonne allo “Spazio Sintesi”

29 settembre 2020
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NUORO. Il volto bronzeo e ciclopico della Grazia Deledda di Gianfranco Nonne sembra risorgere dalla terra in piazza San Giovanni. L’artista 62enne, nuorese di origine, ha scelto la sua città natale per il primo percorso espositivo nell’Isola. La mostra, premiata da un ritorno di pubblico oltre le aspettative, è nata da un’idea di Bastianino Poggiu che ha ospitato il percorso nel suo “Spazio sintesi”, un vero e proprio salotto di arte e di cultura. L’opera, un massiccio bronzeo di cinque quintali di peso fuso nella fonderia di Monserrato, ha raggiunto il suo obiettivo stregando tantissimi nuoresi e non solo: «La mostra rappresenta solo un punto di partenza – spiega lo stesso Poggiu – che ci vuole portare a realizzare un sogno ancora più grande: stiamo per dare il via a una sottoscrizione pubblica affinché l’opera resti in città. Mi sento in dovere di stimolare i nuoresi perché l’opera rimanga sul territorio per il quale è stata concepita. All’interno della sottoscrizione, chiederemo ai nuoresi anche dove collocarla e su questo punto sono già tanti i suggerimenti e le ipotesi: tra le tante, nella piazza antistante la casa natale della Deledda tra i dolmen di Pinuccio Sciola, oppure in prossimità della chiesetta della Solitudine. Vedremo».

Un’opera che aspira a diventare un simbolo per la città: «Si tratta di una scultura che merita particolarmente di essere collocata in un punto strategico e ben visibile – prosegue Bastianino Poggiu – l’hanno vista in tantissimi e chi ha avuto il piacere di ammirarla ritiene che rappresenti un brand della città di Nuoro, credo proprio che dovremmo proseguire su questa strada». Gianfranco Nonne è un nuorese innamorato della sua Nuoro: «Le vite di Nonne e di Grazia Deledda un po’ si incrociano – afferma ancora Bastianino Poggiu –. Entrambe partono da Nuoro e si affermano fuori dove matura la nostalgia della città natale. Lui ha uno spirito genuino e un senso di riconoscenza verso la sua città. Ha realizzato una testa volutamente grande, il fatto che sia monca indica una particolare capacità artistica e lascia spazio a tantissime interpretazioni: può essere uno sguardo verso ciò che sta accadendo a Nuoro, anche verso quei punti deboli che oggi sono in stato di decadenza».

Un grande successo: «Oltre le presenze – conclude l’organizzatore – anche con i social abbiamo raggiunto tutta la Sardegna. Ci auguriamo che Gianfranco Nonne torni a Nuoro soprattutto per vedere la sua opera collocata in città».



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