La Nuova Sardegna

Nuoro

la testimonianza 

Un malato oncologico: «Il paziente non ha voce in capitolo»

Un malato oncologico: «Il paziente non ha voce in capitolo»

NUORO. La sindaca di Fonni, Daniela Falconi, ricorda che «quando non funziona il San Francesco, i problemi si ribaltano sul territorio e sui sindaci. Ma servono soluzioni immediate, non si possono...

29 settembre 2020
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NUORO. La sindaca di Fonni, Daniela Falconi, ricorda che «quando non funziona il San Francesco, i problemi si ribaltano sul territorio e sui sindaci. Ma servono soluzioni immediate, non si possono aspettare i tempi lunghi dei concorsi». La sindaca di Birori e presidente della conferenza socio-sanitaria, Silvia Cadeddu, ha spiegato che «sono tre anni che abbiamo portato all’attenzione della Regione il problema del depotenziamento costante del San Francesco, che è sempre stato un fiore all’occhiello della sanità regionale». Il sindaco di Sarule, Paolo Ledda ha sollecitato risposte «anche sui medici di base, perché abbiamo medici nominati per un anno e poi vanno via. E siamo senza strutture per fare gli ambulatori. Noi stiamo risolvendo, ma non può essere un caso unico». E il senatore Cinque Stelle, Emiliano Fenu, è intervenuto per mettere a disposizione la sua presenza a Roma, insieme alla collega Elvira Evangelista, per chiedere l’approvazione di alcuni emendamenti al decreto legge 104 che potrebbero rivelarsi determinanti per sbloccare la situazione del San Francesco. E tra tanti interventi, ieri, ha lasciato il segno una testimonianza speciale. L’ha portata il consigliere comunale Michele Siotto, nella veste di malato oncologico che ha sperimentato le carenze dell’ospedale, «nonostante il lavoro straordinario che fanno tanti medici». «C’è da essere arrabbiati. Ci spostano senza chiederci nulla. Ne sono testimone. Sono uno di quelli che deve fare la chemio sotto osservazione, perché rischio di avere necessità della Rianimazione. Ora si paventa che ci spostino allo Zonchello, e questo mi fa incazzare. Perché ogni volta devono toccare gli oncologi e la fascia di malati più gravi? Mi auguro che abbia ragione chi nega questo spostamento, ma io ho sentito altro. Fa rabbia che il paziente non abbia voce in capitolo». (v.g.)

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