La Nuova Sardegna

Nuoro

Covid, la strigliata di Confcommercio

di Sandro Biccai
Covid, la strigliata di Confcommercio

La presidente Puma: «Troppi non rispettano le regole, serve più senso civico»

04 ottobre 2020
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MACOMER. Crescono i contagi e cresce la preoccupazione degli operatori commerciali di Macomer e del Marghine per l’atteggiamento irresponsabile di chi continua a non rispettare le regole anti Covid. Di questa preoccupazione si fa interprete Stefania Puma, presidente circoscrizionale di Confcommercio Nuoro Ogliastra, che osserva: «Anche nelle nostre realtà ci sarebbe bisogno di un maggior senso civico, specie nei giovani e nei giovanissimi; e, più in generale, in tutti quei soggetti che, ancora oggi, non osservano neppure le più basilari regole imposte dalla vigente disciplina nazionale, regionale e comunale, in tema di Covid 19. Distanziamento, mascherine e sanificazione, che ad oggi dovrebbero essere diventati- nostro malgrado- il mantra del buon vivere, sono troppo spesso disattesi con atteggiamenti di sufficienza o, peggio ancora, di puro menefreghismo». L’idea che la situazione possa peggiorare ulteriormente pone in allarme Stefania Puma. «Abbiamo alle spalle sette mese di pandemia e tre mesi di chiusura dell'intero comparto commerciale. Un nuovo lockdown, generale o locale, porterebbe alla chiusura definitiva di molte attività di un comparto, quello distributivo, che ancora oggi stenta a ripartire e che ha già visto numerosi operatori costretti a chiudere. Non ce lo possiamo assolutamente permettere. Di recente – prosegue la presidente circoscrizionale di Confcommercio – al comparto commerciale di Macomer è stato chiesto un importante sacrificio con la chiusura serale anticipata di alcune attività, soprattutto della somministrazione. Non vorremmo che tutti questi sforzi fossero resi vani da comportamenti irresponsabili e fuori luogo. Ed allora chiediamo a tutti di fare la propria parte, ad iniziare dal comparto distributivo, chiamato a porre in campo un'attenzione e una disciplina ancora maggiore. Nel contempo – conclude – chiediamo agli organi di vigilanza e controllo un puntuale e rigoroso impegno, e all'amministrazione comunale ancor più sensibilità verso l’intero comparto distributivo così duramente colpito dalla crisi».

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