La Nuova Sardegna

Nuoro

Latte, il pm di Nuoro chiede il rinvio a giudizio per 4 pastori: il 12 sit in davanti al tribunale

Il tribunale di Nuoro
Il tribunale di Nuoro

La protesta nel giorno dell'udienza in cui il Gup deciderà se mandare a processo o meno gli accusati

06 ottobre 2020
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NUORO. Il pubblico ministero procede con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di quattro pastori, tre dei quali difesi dagli avvocati Giulia Lai, Adriano Sollai, Michele Zuddas e Marcella Cabras, per la protesta svoltasi a Lula il 13 febbraio 2019 durante la battaglia per il prezzo del latte, con fissazione dell'udienza preliminare per lunedì 12 ottobre, alle 9, al Tribunale di Nuoro.Sulla richiesta di rinvio a giudizio deciderà, questa volta, il gup Giorgio Cannas presentata dal pm Ilaria Bradamante.

«Ricordiamo che per gli stessi fatti un altro giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, ha confermato l'archiviazione nei confronti di altri tre partecipanti alla medesima manifestazione - spiega l'associazione Libertade che ha organizzato il presidio - Le ipotesi delittuose contestate sono le medesime: art. 1 d.lgs. 66/48 (blocco stradale) e art. 18 T.U.L.P.S (organizzazione di manifestazione non autorizzata), con l'aggravante delle più persone riunite. Vogliamo ricordare in questa occasione che le proteste sono state provocate dallo sfruttamento di cui sono vittima i pastori sardi, che vedono il loro lavoro umiliato da un pagamento irrisorio del latte. E che in tutti questi mesi, nonostante si sia fermata la mobilitazione, le promesse non sono state rispettate lasciando che i prezzi rimanessero bassissimi e non facendo niente per rendere strutturale un pagamento equo degli stessi. Per questo invitiamo la popolazione a partecipare al sit-in davanti al tribunale di Nuoro - fa sapere Libertade -, consci dell'importanza che la solidarietà tra i cittadini comuni e i soggetti colpiti dalla repressione sia il migliore strumento per non lasciare nessuno solo ad affrontare i procedimenti penali per fatti derivanti da legittime proteste». (Ansa).

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