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Il consiglio comunale di Urzulei rende omaggio al generale Murgia

Il consiglio comunale di Urzulei rende omaggio al generale Murgia

URZULEI. Urzulei rende omaggio al generale Gilberto Murgia, morto a Cagliari, un «nostro cittadino illustre», si legge nella convocazione del consiglio comunale che si riunirà domani, sabato, alle 15....

09 ottobre 2020
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URZULEI. Urzulei rende omaggio al generale Gilberto Murgia, morto a Cagliari, un «nostro cittadino illustre», si legge nella convocazione del consiglio comunale che si riunirà domani, sabato, alle 15.30 sotto la presidenza del sindaco Ennio Arba. «Per la nostra comunità – ha detto Arba – l’alto ufficiale dell’Arma è sempre stato un punto di riferimento e un motivo d’orgoglio, soprattutto per il suo legame col paese e per le prove di ottimo investigatore al servizio dello Stato e dei cittadini. Era un nostro dovere, un atto dovuto, ricordarlo nella sede del nostro municipio». Alle 18 verrà celebrata la messa di trigesimo da don Marco Congiu nella chiesa di San Giorgio. Interverrà una delegazione dei carabinieri in congedo di Oristano (col colonnello Luciano Gavelli), verrà letta la “Preghiera del carabiniere”. Il 3 settembre, il giorno prima della scomparsa, aveva telefonato ad alcuni amici dal Santissima Trinità di Cagliari. Voleva rivederli «per parlare di libri, prima andiamo a Su Nercone e il Supramonte», una delle zone che hanno segnato la carriera esaltante di Murgia, morto a 76 anni, ex comandante della Legione Sardegna. Una carriera di tutto rispetto. Ha la sua firma la cattura del boss della ’ndrangheta Giuseppe Piromalli. Erano gli anni fra il 1979 e il 1984. L’investigatore sardo – dopo i successi puliti contro l’Anonima sequestri – guidava i carabinieri di Gioia Tauro.

«Gli avevo serrato le manette ai polsi dicendogli buongiorno, era accusato di 34 omicidi e undici sequestri di persona». Era stato Murgia a far liberare l’industriale Nicodemo De Pino dopo un conflitto a fuoco. Anni roventi anche quando Murgia è a Nuoro. Sardegna era sinonimo di kidnapping, soprattutto dopo il fattaccio della famiglia inglese Schild, prigioniera a Sarule. Nel 1979 i rapimenti erano stati 24, epicentro la Barbagia. Murgia segue anche i rapimenti di Pasqualba Rosas, Fabrizio De Andrè-Dori Ghezzi,Giancarlo Bussi, Efisio Carta. E poi i conflitti a fuoco, fra tutti quello del 1978 a Sa Serra-Intremontes di Nuoro col bandito Antonio Crivelli (per questo episodio otterrà la medaglia d’argento al valor militare). Rispettava la magistratura. «Ho sempre apprezzato il lavoro del capo dell’antimafia dottor Mauro Mura soprattutto quando altri intorbidavano le acque delle indagini serie, ricordo il dottor Ettore Angioni. Ricordavano il Procuratore di Nuoro Francesco Marcello, magistrato di zero parole e molti fatti, mai avrebbe partecipato ai talk show». Qualche giorno prima di morire, a Cagliari, aveva parlato di Graziano Mesina: «È un cognome che ha fatto male alla Sardegna e a Orgosolo, paese che dovrebbe essere citato per i suoi studentes, non per i falsi balentes». (g.m.)

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